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NBA, il "Wall" dei tifosi dei Clippers fa sbagliare Durant dalla lunetta. VIDEO

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©Getty

Gli L.A. Clippers hanno ufficialmente dato il via alla loro nuova era disputando la prima partita ufficiale all’Intuit Dome, l’arena costruita a Inglewood e costata 2 miliardi di dollari. Un palazzetto che ha già convinto tutti grazie al “The Wall”, una sezione per 300 tifosi accaniti che rimangono in piedi a tifare per tutto il match. "Incredibile, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso" ha ammesso Kevin Durant, che nel quarto periodo ha sbagliato addirittura due liberi consecutivi distratto dai fan

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L’estate degli L.A. Clippers non è stata certamente delle migliori, con l’addio di Paul George per trasferirsi ai Philadelphia 76ers e l’infortunio di Kawhi Leonard che ha privato coach Tyronn Lue dei suoi due migliori giocatori della passata stagione. Ciò nonostante, la tifoseria può guardare con ottimismo al futuro grazie all’Intuit Dome, il nuovo e avveniristico palazzetto realizzato a Inglewood e costato 2 miliardi di dollari al proprietario Steve Ballmer. Proprio l’ex CEO di Microsoft ha dato il buon esempio accendendo i tifosi dei Clippers per la prima partita ufficiale disputata questa notte contro i Phoenix Suns: poco importa che la squadra di casa abbia perso dopo un tempo supplementare, perché l’Intuit Dome ha superato a pieni voti la prima gara della regular season, riscontrando il favore dei presenti.

Durant: "Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso". E sbaglia due liberi

In particolare a impressionare tutti è stato il “The Wall”, una sezione pressoché verticale sul livello del campo per 300 tifosi accaniti senza posti a sedere per rimanere in piedi a tifare e gridare lungo tutto il match. Una sezione chiaramente ispirata al famoso “muro giallo” dei tifosi del Borussia Dortmund nel calcio e che ha subito dato i suoi frutti, costringendo persino un tiratore di liberi eccezionale come Kevin Durant (88.4% in carriera) a sbagliarne due consecutivi nel quarto periodo, distratto dai tifosi posizionati dietro il canestro. “È stato incredibile, l’ho adorato. Quel muro mi piace proprio, è pazzesco: non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso durante la partita. Steve [Ballmer] ha fatto un grande lavoro con questa franchigia” ha detto dopo il match, nel quale ha comunque chiuso come miglior realizzatore dei Suns a quota 25 punti, tra cui un canestro difficilissimo a 21 secondi dalla sirena che ha portato la sfida al supplementare proprio sotto i tifosi dei Clippers. “Il muro è stato fuori di testa, è il nostro sesto uomo” ha ammesso coach Tyronn Lue scuotendo la testa, aggiungendo che “l’arena parla da sola: non c’è niente di meglio al mondo”.

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I Clippers hanno aperto la serata con un tocco di classe, mostrando un tributo video per la leggenda Jerry West e aggiungendo le iniziali del suo nome a bordocampo con la sua firma, oltre a riservagli un posto lasciato ovviamente vuoto. La leggenda dei Lakers, che disputano l’intera stagione con un lutto sulla spalla sinistra della divisa, aveva concluso la sua carriera come consulente e membro della dirigenza per i Clippers, aiutandoli a diventare una squadra vincente. “Jerry West desiderava esserci per la prima partita all’Intuit Dome” ha scritto l’account social dei Clippers.

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