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Inter, Marotta: "Perisic e Brozovic? Trattano, vuol dire che c’è volontà di restare"

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L’amministratore delegato nerazzurro ha parlato dei rinnovi di contratto dei due croati: "Siamo in fase di negoziazione. Nel momento in cui i giocatori svincolati hanno il piacere di continuare, credo che anche da parte nostra ci sia altrettanto sentimento". E sulla firma del prolungamento dei dirigenti: "È un atto formale. Siamo contenti di proseguire questa nostra avventura in un club come l'Inter"

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Per l’Inter che prosegue nel momento decisivo della sua stagione, continua a tenere manco anche il tema rinnovi. Intanto per Marcelo Brozovic e Ivan Perisic, poi per la dirigenza. L’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta ne ha parlato nel pre partita di Inter-Liverpool a Sky: "Per quanto riguarda noi del management – ha spiegato -, la firma rappresenta un atto formale, siamo tutti contenti di proseguire questa nostra avventura in un club importante come l'Inter, con una proprietà che è sempre vicina e vuole ancora da noi ottenere qualcosa di importante. Per quanto riguarda i rinnovi dei giocatori, siamo in fase di negoziazione, ma queste sono dinamiche che si verificano in questo momento della stagione. Nel momento in cui i giocatori svincolati hanno il piacere di continuare, credo che anche da parte nostra ci sia altrettanto sentimento. Il riferimento è a Perisic? Esatto”.

Il ricorso per il recupero della partita contro il Bologna

Beppe Marotta ha spiegato: "Può anche darsi che le possibilità di vittoria del ricorso siano poche ma avevamo il dovere di farlo, i nostri avvocati hanno deciso così e quindi la società ha assecondato la loro volontà. Se la partita sarà da rifare non ci sarà nessuna polemica, il problema oggi è incastrare la partita in un calendario molto impegnativo, visto che abbiamo da affrontare altri due turni di Coppa Italia e abbiamo la speranza anche se piccola di proseguire il cammino in Champions League. Aspettiamo di vedere cosa succederà in questo doppio scontro". E ha aggiunto: "C’è un diritto sportivo e giuridico che andava rispettato, perché le nostre ragioni sono diverse da quelle del Bologna, anche se nell’ambito sportivo i rapporti tra le due società sono buoni. Un iter giuridico però andava seguito, e l’abbiamo fatto, senza poi immaginare che questo possa avere una ritorsione in quello che può essere un calendario magari da modificare a seconda o meno del giudizio del ricorso".