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Coronavirus, Serie A a porte chiuse nel weekend: si attende il calendario

CORONAVIRUS

Dopo il decreto del Governo e l'ufficialità della Figc, nel weekend il campionato ripartirà senza tifosi: si recupereranno le sei partite della 26^ di Serie A rinviate nei giorni scorsi per poi recuperare la 27^ nel prossimo weekend

JUVE-INTER LIVE

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Dopo l’incertezza, c’è un punto fermo. La Serie A tornerà in campo in questo weekend: le partite si giocheranno, ma senza tifosi. Prima il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, nell’emanare ulteriori misure per contenere il Coronavirus, ha stabilito le porte chiuse per un mese per gli eventi sportivi, oltre all’obbligo di controlli per tesserati, atleti, dirigenti e accompagnatori. Poi l’ufficialità della Figc. “Tenuto conto delle disposizioni emanate e delle ulteriori indicazioni ricevute dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e salvaguardare la salute pubblica – si legge in una nota della Federazione -, al fine di evitare l’interruzione della competizione sportiva, nonché di assicurarne lo svolgimento e consentirne la conclusione, la Figc ha disposto con apposito provvedimento, fino a nuova determinazione, che si giochino a porte chiuse tutte le gare organizzate dalla Lega Serie A”.

Serie A in attesa del nuovo calendario

La Lega non ha ancora annunciato ufficialmente date e orari dei recuperi della 26^ giornata di Serie A. Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Udinese-Fiorentina, Spal-Verona e soprattutto il big match Juventus-Inter si giocheranno nel prossimo weekend (tra sabato 7 e domenica 9 marzo) ma appunto senza tifosi. Nelle prossime ore è attesa la decisione definitiva.

Il Decreto del Governo

Nel tardo pomeriggio, il decreto legge del Governo ha stabilito che “non si svolgeranno manifestazioni sportive con la presenza del pubblico in modo da prevenire ulteriori occasioni di contagio”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rivolto un messaggio spiegando le scelte: “Questa sfida va vinta con l'impegno di tutti. L'Italia tutta è chiamata a fare la propria parte. Abbiamo sempre agito secondo le indicazioni del comitato scientifico secondo la trasparenza". E ancora: “Siamo sulla stessa barca, chi ha il timone ha il dovere di indicare la rotta. Dobbiamo fare uno sforzo in più insieme”.