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GP Belgio, Hamilton l'intramontabile: a Spa un nuovo record

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Michele Merlino

Storia che si ripete in Belgio: non è la prima volta che a Spa il primo a tagliare il traguardo non è il vincitore della gara. E ad essere coinvolto è sempre Hamilton, che stabilisce un nuovo record. La 3^ vittoria stagionale di Mercedes è testimone di un mondiale finora indecifrabile, con 4 team che hanno ottenuto almeno 2 successi e con 7 piloti diversi che sono saliti sul gradino più alto del podio. Tra loro manca Perez, il cui futuro in Red Bull è appeso a filo

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Lewis Hamilton ha stabilito un nuovo record di longevità: è il primo pilota che vince due GP di Spa separati da 14 anni. Il suo primo successo qui infatti è del 2010, e nel 2020 aveva già eguagliato l’intervallo più lungo tra due vittorie: Michael Schumacher infatti era stato il primo con dieci anni tra due Gp di Spa, 1992-2002. Nel 2020, questo record poteva essere già suo, ma nel 2008, seppur primo sotto la bandiera a scacchi, fu retrocesso per salto di chicane, e la vittoria andò a Raikkonen. Quest’anno Lewis si rimette in pari con le squalifiche, perché a sua volta ottiene il successo grazie all’esclusione del compagno di team Russell, sottopeso.

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Lewis va in pari non solo con le squalifiche, ma anche con la malasorte: ai 5 incidenti in gara può mettere sulla bilancia altrettante vittorie qui, le stesse di Senna, ed il record di Schumacher è ad un passo. I due succitati non sono gli unici esempi di squalifiche o retrocessioni dei vincitori nel GP del Belgio: esattamente 30 anni fa Michael Schumacher fu escluso per eccessiva usura del pattino in legno sottoscocca, e la vittoria andò a Damon Hill. Di sicuro però questo GP è stato il primo in cui sia il più veloce in qualifica (Verstappen), sia il primo in gara (Russell) non sono il poleman ed il vincitore. La pole infatti è andata a Leclerc dopo la penalità per cambio componenti di Max.

Doppi vincitori

Si sa, una vittoria la si può ottenere per un colpo di fortuna, ma due probabilmente no. Quest’anno 4 team hanno ottenuto 2 vittorie (Red Bull 7, Mercedes 3, Ferrari e McLaren 2): non succedeva dal 1990 (McLaren e Ferrari 6, Williams e Benetton 2). È una differenza enorme rispetto all’anno scorso, quando la Red Bull ottenne 21 vittorie e la Ferrari solo una, evitando un monocolore, ed a confermare che una vittoria la si può ottenere anche per un weekend fortunato... 

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I 4 team “doppi vincitori” vanno ad aggiungersi alla varietà di questa stagione indecifrabile, in cui già 7 piloti hanno ottenuto un successo, il valore più elevato dal 2012 (8). Stride il fatto che nell’elenco dei suddetti manca il bistrattato Perez, sempre in bilico tra il sedile Red Bull ed un annuncio di licenziamento. Il messicano è 7° nel mondiale (con il compagno in team ampiamente in testa), ed è l’unico dei primi 8 (e dei 4 team doppi vincitori) a non aver vinto…

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