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Superbike, il bilancio di Aragon: Iannone e Bautista, le vecchie volpi

ARAGON

Edoardo Vercellesi

Weekend di ritorni importanti ad Aragon, da quello in gara di Razgatlioglu a quelli alla vittoria di Iannone e Bautista. Che Superbike sarà negli ultimi due round di stagione?

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Il round di Aragon, decima tappa del mondiale Superbike 2024, ha assunto una certa importanza storica per gli eventi che ci ha proposto. Certamente il rientro alle competizioni di Toprak Razgatlioglu è stato importante nell'economia del campionato e del futuro più prossimo, con il turco dimostratosi già all'altezza della situazione. Il ritorno alla vittoria di Alvaro Bautista è saliente perché ci riconsegna, forse definitivamente, un big della categoria. Ma in un'ottica più ampia, quella di una storia con la S maiuscola, non si può sorvolare sull'affermazione di Andrea Iannone in Gara 1.

Iannone è tornato a vincere otto anni dopo l'ultima volta

The Maniac ha ritrovato il successo oltre otto anni dopo quello di Austria 2016 in MotoGP, storico anch'esso perché riportò Ducati sul gradino più alto del podio dopo un'attesa eterna. Il marchio di Borgo Panigale resta nel destino del pilota di Vasto, che con la Panigale V4 R del team GoEleven riemerge mettendo un punto fermo alla sofferenza degli anni di squalifica. È una vittoria, questa, che dà una conferma di competitività a lui e al mondo, ma che può e deve essere soprattutto un punto di partenza per costruire un futuro al top. Il suo 2025 è ancora in forse e il tempo stringe, ma è francamente difficile pensare a una Superbike senza questo Iannone.

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Bautista, domenica perfetta in una stagione difficile

Nell'en plein Ducati di questo weekend trova posto anche Bautista. E che posto: le sue vittorie di domenica sono tra le più belle della sua carriera in Superbike, sia perché arrivate in una stagione difficile, sia per il modo in cui sono state conquistate. La Superpole Race lo ha visto battere Razgatlioglu e il compagno di squadra Nicolò Bulega nel corpo a corpo, in passato punto debole del pilota di Talavera de la Reina. Poi, in Gara 2, insieme a Toprak ha messo su un capolavoro di motociclismo, girando un secondo più forte della concorrenza fino a sfiancare anche il turco nei chilometri finali. Nessuna scusa, nessuna facilitazione, nessun avversario assente: tutta farina del sacco di un campione del mondo.

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Razgatlioglu, sono 39 i punti di vantaggio su Bulega

Questo Iannone e questo Bautista devono essere protagonisti anche nelle ultime due tappe di stagione, quelle di Estoril e Jerez. Nel frattempo, Razgatlioglu ha fatto un passo avanti verso la conquista del titolo salendo a trentanove punti di margine su Bulega, vincitore del premio sfortuna del weekend a causa della rottura meccanica in Gara 1. Insieme a questi quattro, ovviamente, sarà da tenere d'occhio Danilo Petrucci, forse un po' in ombra ad Aragon. Con le Honda in crescita e un Garrett Gerloff da sogno, i contendenti alla zona del podio sembrano essere veramente tanti, il che è una garanzia di spettacolo.