Dopo undici stagioni in NBA, il veterano Mike Muscala ha confermato la sua intenzione di ritirarsi, anticipata dal padre in un’intervista a The Oklahoman. I Philadelphia 76ers ancora lo ringraziano per quella tripla realizzata nella bolla di Orlando che ha permesso ai Sixers di tenere la scelta numero 21 al Draft e selezionare così Tyrese Maxey, cambiando per sempre il corso della franchigia
Undici stagioni in NBA, sette squadre, diverse, un totale di 548 partite di cui 45 da titolare per poco meno di 6 punti e 3 rimbalzi di media. La carriera di Mike Muscala si conclude con questi numeri, visto che il 33enne nativo del Minnesota ha confermato l’intenzione di ritirarsi dal basket giocato già anticipata dal padre in un’intervista con il quotidiano The Oklahoman. Muscala intende tornare all’università per conseguire un master in gestione sportiva, con l’intenzione di continuare la sua carriera come allenatore o come dirigente, rimanendo quindi nel mondo che ha conosciuto sin dal suo ingresso nella lega nel 2013 arrivando da Bucknell. Negli anni ha giocato per Atlanta, Philadelphia, Los Angeles Lakers, Oklahoma City, Boston, Washington e Detroit, chiudendo lo scorso anno a 1.1 punti di media con i Thunder. Ma se c’è un luogo in cui verrà ricordato con affetto è sopratutto Philadelphia, e non perché nelle 47 partite disputate con la maglia dei 76ers nel 2018-19 ha mantenuto la sua media punti più alta della carriera a 7.4 di media.
La tripla di Muscala nella bolla che ha regalato Tyrese Maxey ai Sixers
Per trovare il motivo per cui Muscala è considerato un eroe di culto a Philadelphia bisogna tornare al 12 agosto del 2020, quando nella bolla di Orlando si disputò una partita tra gli Oklahoma City Thunder di Muscala e i Miami Heat. In quell’occasione i Thunder completarono una clamorosa rimonta da -22 vincendo con una tripla di Muscala a 5.2 secondi dalla fine, assicurandosi il quinto posto nella Western Conference invece del sesto (affrontarono e vennero eliminati dagli Houston Rockets di Harden e Westbrook, mentre un posto più giù avrebbero incontrato i Denver Nuggets). Quella vittoria rocambolesca ebbe però anche l’effetto collaterale di far finire OKC con uno dei 10 migliori record della lega, permettendo ai Sixers di ottenere la 21esima scelta al Draft di quell’anno, che in caso di sconfitta dei Thunder sarebbe invece rimasta a OKC per un lunghissimo giro di scambi cominciato nel 2016. E chi hanno preso i Sixers con quella 21esima scelta? Nientemeno che Tyrese Maxey, nuovo All-Star e pietra angolare della squadra senza il quale la franchigia sarebbe in condizioni ben peggiori rispetto a quelle attuali, senza convincere Paul George a unirsi alla squadra. E tutto per merito di quel tiro di Muscala, che ha assunto ormai lo status di leggenda del Process dei Philadelphia 76ers — figuriamoci quando "regala" a tutti pure il pollo fritto, come accaduto nella sua ultima partita al Wells Fargo Center, sbagliando due tiri liberi nel quarto periodo a gara ormai conclusa.