Non si è ancora spento l’eco delle parole spese da Anthony Edwards a proposito delle stelle NBA del passato che, con l’eccezione di Michael Jordan, secondo la guardia di Minnesota non sarebbero state così talentuose. E dopo i commenti piccati di Kevin Garnett e Magic Johnson, arriva anche la censura da parte di Paul George, che richiama il giovane collega ad un maggior rispetto nei confronti di chi ha scritto la storia del gioco
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Non è un gran momento per Anthony Edwards, che forse si è già pentito delle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa. La giovane stella dei T’Wolves, peraltro non nuova a uscite che fanno discutere, si era lanciata in un’analisi delle differenze tra la NBA di ieri e quella di oggi, affermando che, con l’eccezione di Michael Jordan, i protagonisti della lega tra gli anni Novanta e Duemila non erano poi così talentuosi. A rispondergli sono stati prima di tutto due ex giocatori interessati direttamente dalle affermazioni di Ant come Magic Johnson e Kevin Garnett, e ora è arrivata anche la risposta di un collega e avversario del fresco campione olimpico con Team USA. Nell’ultima puntata del suo podcast, infatti, Paul George è tornato sulle dichiarazioni di Edwards. E il nuovo acquisto dei Sixers non si è risparmiato: “Penso che abbia mancato di rispetto al gioco, ho trovato i suoi commenti molto immaturi”.
Riconoscere i meriti di chi è venuto prima
Tra George e Edwards ci sono undici anni di differenza, uno scarto generazionale che forse influisce sulla visione di quanto è successo in NBA prima che entrambi diventassero delle stelle di primissima grandezza. Per George, d’altro canto, non è in discussione lo status del collega, quanto il suo approccio nei confronti della storia del gioco: “Ant è ovviamente un grandissimo talento e continuerà a esserlo anche in futuro” ha ribadito l’ex Clippers e Pacers, “ma se guardiamo a dove è arrivato oggi il basket in termini di popolarità, dobbiamo riconoscere i meriti di chi è venuto prima di noi”.