Nel primo anticipo della 23^ giornata alla squadra di Inzaghi basta un gol su rigore dell’attaccante ecuadoriano, già decisivo contro il Frosinone. In classifica i biancocelesti scavalcano momentaneamente Milan, Atalanta e Roma
LAZIO-EMPOLI 1-0
42' rig. Caicedo
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Romulo, Milinkovic-Savic (58' Cataldi), Lucas Leiva, Berisha (77' Badelj), Lulic; Correa, Caicedo (84' Neto). All. S. Inzaghi
Empoli (3-5-2): Provedel; Veseli, Silvestre, Dell'Orco; Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traore (69' Acquah), Pasqual (88' Mchedlidze); Farias (51' Oberlin), Caputo. All. Iachini
Ammoniti: Acquah (E), Neto (L)
Secondo gol consecutivo per l'attaccante della Lazio: non ci era mai riuscito prima, in Serie A
Trasformazione impeccabile dagli 11 metri, sinistro a fil di palo
Provedel perde tempo per rinviare e non si accorge dell'arrivo di Caicedo, che gli ruba il pallone. Il portiere dell'Empoli non può far altro che stenderlo
Anche il Ct Roberto Mancini in tribuna a visionare gli italiani in campo
Ancora Caicedo, ancora un 1-0, il secondo consecutivo dopo quello al Frosinone, e la Lazio batte l'Empoli issandosi al quarto posto in classifica. Scavalcate momentaneamente Milan, Atalanta e Roma, in un colpo solo, tutte chiamate adesso a una risposta per non rischiare di staccarsi dal treno Champions.
A indirizzare la gara è un episodio, con Provedel che paga la sua unica ingenuità sul finale del primo tempo: attardandosi nel rinvio, non si accorge dell'arrivo di Caicedo, che con passo felpato lo raggiunge e gli sfila il pallone, costringendolo al fallo in area. Lo stesso ecuadoriano, dopo una piccola discussione con Correa e l'intervento di Inzaghi a indicarlo come rigorista, si incarica della battuta e infila con precisione l'angolino per la sua seconda rete consecutiva in A (non gli era mai successo prima), che vale altri tre pesantissimi punti.
La Lazio, senza Immobile e Luis Alberto (al suo posto lanciato titolare Berisha) e con Romulo al debutto, infatti, soffre nonostante l'Empoli si affacci dalle parti di Strakosha con convinzione in un paio di occasioni. Su una punizione di Pasqual calciata sul secondo palo e con Silvestre che fa la torre per un compagno che non c'è, la squadra di Iachini va molto vicina al pari, ma passato lo spavento i biancocelesti non corrono più grossi pericoli. E adesso si godono il posto Champions almeno per una notte, aspettando le altre.