Il dirigente bianconero ha parlato dell'inchiesta sull'esame di italiano di Luis Suarez all'Università per stranieri di Perugia: "C'è stata l'opportunità di prenderlo e abbiamo fatto tutte le verifiche necessarie. Abbiamo agito in trasparenza e nel rispetto delle regole"
E’ stata la settimana dell’inchiesta della procura di Perugia sull’esame di italiano a Luis Suarez, un caso che vede al momento cinque indagati (tutti dell’Università per stranieri cittadina). Prima della sfida contro la Roma, il direttore sportivo bianconero Paratici ne ha parlato a Sky: “Non abbiamo commesso leggerezze, si è verificata l’opportunità che Suarez si liberasse dal Barcellona e abbiamo fatto tutte le verifiche necessarie. Abbiamo agito in totale trasparenza e nel pieno rispetto delle regole, quindi siamo serenissimi”. E ha aggiunto: “Non sono né un magistrato, né un poliziotto quindi non conosco nemmeno bene questo tipo di situazioni, non mi sono fatto nessuna idea, ecco”.
Le prime settimane di Pirlo allenatore
La nuova Juve di Andrea Pirlo, all’esordio contro la Samp ha convinto e ha lanciato un giovane come Frabotta: “Su questo direi che mi sento più preparato. Andrea lo conosciamo bene, lo ripetiamo da quando è qua. Era un calciatore coraggioso, estroso ed è un allenatore coraggioso ed estroso. Il coraggio deriva da una preparazione e da un’osservazione degli allenamenti dove vede anche questi ragazzi pronti a giocare a questi livelli”.
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Il mancato arrivo di Dzeko e l’acquisto di Morata
Cosa dire a Dzeko? “Lo saluterei come faccio sempre, come faccio con quasi tutti i calciatori delle altre squadre. Lo faccio a maggior ragione e con più piacere per quelli grandi come Dzeko. Detto questo, mi sembra strano, mi sembra il primo caso in cui si parla maggiormente del mancato arrivo piuttosto che del calciatore che ci ha raggiunto. Anche per questo c’è una prima volta e vedo che questa cosa viene cavalcata molto”. E ha spiegato poi le mosse bianconere per affiancare a Cristiano Ronaldo un nuovo centravanti: “Il mercato è fatto di opportunità, quello che non succede il giorno prima può succedere il giorno dopo. La bravura di chi fa il mercato è di essere elastico, creativo ed essere pronto alle situazioni che cambiano. Noi lo siamo stati. C’era l’opportunità. Abbiamo sondato e cercato di acquistare Morata prima, ma l’Atletico non sbloccava la situazione del prestito, siamo andati avanti con Dzeko. Probabilmente se le cose con Milik fossero andate come dovevano andare, sarebbe venuto Dzeko. Nel frattempo fortunatamente abbiamo continuato a perseguire l’obiettivo Morata, si è aperta l’opportunità e l’abbiamo presa subito. E’ un giocatore che per caratteristiche si sposa a pieno con le nostre esigenze e siamo felicissimi di averlo con noi, non solo come giocatore e come ragazzo. Tutto l’ambiente della Juve ha un grandissimo affetto verso di lui, è uno di noi e credo che lui senta molto questo”.