Tra ricorsi e contoricorsi, compilazione dei calendari cominciata con un'ora di ritardo. Il commissario federale Fabbricini ha puntato tutto sull’articolo 9 dello Statuto e sul 49 delle Noif ovvero che l’organizzazione dei campionati è demandata dalla Figc alle Leghe e sul fatto che il numero delle promozioni (3) e delle retrocessioni (4) rimarranno invariate. Quindi non è un cambio di format ma una variazione motivata
IL CALENDARIO DELLA SERIE B 2018-2019
Alla fine lo strappo si è consumato. Con qualche momento di suspance, visto che la compilazione dei calendari di Serie B è iniziata con almeno un’ora di ritardo. Tutti in attesa di una scelta definitiva della Figc, che potesse dare il via libera al presidente Balata e ai 19 club che avevano spinto in queste ultime settimane a chiudere ai ripescaggi. Intorno alle 20.30 è arrivato il comunicato della Figc a firma del commissario Fabbricini ed è una totale apertura a questa nuova formula. Dopo settimane di silenzio in cui tutti (dai club di B, fino ai ricorrenti) avevano chiesto un intervento della Figc, l’intervento è arrivato ed è stato decisivo. Poiché non è ancora chiaro chi avrebbe dovuto partecipare al prossimo campionato di Serie B, per via dei ricorsi e controricorsi (fra Tribunali Federali e Collegio di Garanzia del Coni che vedeva coinvolte Novara, Catania, Ternana, Pro Vercelli e Siena) che hanno fissato al 7 settembre il nuovo processo hanno ritenuto opportuno fissare il numero delle squadre a 19.
Fabbricini ha puntato tutto sull’articolo 9 dello Statuto Federale e sul 49 delle Noif ovvero che l’organizzazione dei campionati è demandata dalla Figc alle Leghe e sul fatto che il numero delle promozioni (3) e delle retrocessioni (4) rimarranno invariate. Quindi non è un cambio di format ma una variazione (motivata come abbiamo spiegato sopra) dovuta di fatto a impedimenti non derivanti dalle proprie possibilità. Come a dire: se non posso ripescare perché non esiste una graduatoria cosa posso farci? Mi devo riorganizzare e quindi faccio la B con i club certi. Questa decisione ha gettato nello sconforto e nella rabbia tutte le società che a vario titolo avevano le carte in regola per poter essere ripescate: Catania, Novara, Siena, Ternana e Pro Vercelli in primis, con l’aggiunta dell’Entella. E che sicuramente presenteranno le loro rimostranze in forma scritta sotto forma di ricorsi e risarcimenti come sempre hanno dichiarato tutte queste società.
Poi nasce un problema di ordine organizzativo per il futuro: Fabbricini fa riferimento esplicito, nel comunicato, a 3 promozioni e 4 retrocessioni. Perché non deve cambiare il format, e il format prevede 22 squadre. Quindi il prossimo anno la serie B sarà a 22 squadre? Oppure verrà modificato il numero delle partecipanti? E cambiare il numero delle partecipanti non equivale a cambiare il format? E ancora, se il format dovesse rimanere a 22 chi retrocede? Soltanto 1 una delle 19 (visti i posti vacanti) e per arrivare a 22 verranno integrate dalle 4 promosse dalla C? Oppure retrocederanno le ultime 4 della classifica a 19 e quindi oltre alle promesse dalla C ci saranno anche altre tre ripescate (dando per scontato che a luglio del prossimo anno una lista ci sia)? Fra poco il pallone comincerà a rotolare, ma quest’estate verrà ricordata a lungo. Anche perché non è ancora finita.