Milan, mercato e allenatore: gli scenari futuri
gli scenariSarà un maggio di riflessioni, addii e ricostruzione quello rossonero. Primo obiettivo è finire bene la stagione. Nel frattempo il club ragiona sull'allenatore che sostituirà Pioli dalla prossima stagione e sulle strategie di mercato. Gli scenari
Chiudere bene e al secondo posto questo campionato più che necessario è un atto dovuto nei confronti di un ciclo che tra 4 settimane si chiuderà dopo anni di lavoro, uno scudetto e una semifinale di Champions, ma anche di delusioni e di rinnovamenti. Esattamente quello che accadrà dal 27 maggio in avanti. Le basi del nuovo Milan dovranno essere solide. Cambieranno alcuni interpreti tra allenatore e giocatori. Si ripartirà da un gruppo dirigenziale che per la prima volta, insieme, si troverà ad affrontare, onori ed oneri, la costruzione del nuovo Milan. Furlani, Ibrahimovic e Moncada, e poi la consulenza esterna di Endrik Almstad, e la supervisione di Cardinale. Sarà questo il nuovo team di lavoro rossonero. I nodi da sciogliere saranno 2: la scelta del nuovo allenatore e disegnare una linea guida in relazione al mercato estivo rossonero.
Nuovo allenatore: nulla è stato ancora deciso
Capitolo allenatore: nulla è stato deciso. Lopetegui è una soluzione, forse quella più comoda. Ma non entusiasma né la gente, né probabilmente qualcuno dei vertici societari. Nessuno vuole nè può correre il rischio di fallire o di iniziare un nuovo percorso nel pessimismo generale. Se sarà lo spagnolo, sarà una scelta che farà discutere e soprattutto inizialmente, Lopetegui dal club dovrà essere protetto e schermato dalla diffidenza generale. Ecco perché la scelta andrà fatta con cautela e soprattutto valutando ogni singolo aspetto: tecnico e ambientale. Conte, il sogno dei tifosi, per il momento è destinato a rimanere tale. Nessun contatto tra l’ex allenatore di Juve Inter e Totthenam ed i dirigenti rossoneri. Fonseca e Van Bommel oggi le alternative. Sul mercato estivo invece molto dipenderà da quanto intenderà investire Cardinale. E soprattutto se sarà necessario rifinanziare il club con una cessione illustre. Oppure no. Siamo ai primi passi del Milan che verrà. Le scelte, gli investimenti, gli obiettivi mai come stavolta incideranno nel futuro rossonero