Anche in versione "internazionale" - impegnato in Cina alla guida di Team USA - coach Popovich non si smentisce e cerca di ingaggiare i suoi giocatori in ogni modo possibile
La vera superstar – anzi, le vere superstar – della spedizione USA in Cina vanno cercate in panchina: Gregg Popovich (5 titoli NBA) e Steve Kerr come suo vice (altri tre da allenatore, altri 5 da giocatore). E il capo allenatore di Team USA, leggendario per la sua gestione, in campo e fuori, dei San Antonio Spurs, anche durante gli ultimi Mondiali ha trovato il modo di stimolare la curiosità dei propri giocatori. Come? Con quelli che sono sati subito ribattezzati i “Pop Quiz”, ovvero alcune domande di cultura generale con cui l’allenatore USA spesso apre la sessione di allenamento della sua squadra. Un esempio? Cartina muta dell’Europa, e tutta la squadra chiamata a individuare sulla mappa la Repubblica Ceca. Popovich sceglie un giocatore a turno, a cui chiede la risposta, ma gli concede il classico “aiuto a casa”, che in questo caso però può arrivare soltanto da un suo compagno di squadra. “L’unico a rispondere in maniera corretta senza aver avuto bisogno di un aiuto è stato Harrison [Barnes]”, fa sapere Jayson Tatum, e anche Donovan Mitchell riconosce nell’esterno dei Kings il più bravo della spedizione (“Derrick White però è escluso, perché giocando a San Antonio è abituato a domande del genere”, dice la guardia dei Jazz). “Ti sfida, ogni giorno con una domanda diversa”, dice Barnes. “Un giorno è una lezione di storia, con la citazione di un generale dell’esercito durante la guerra civile, il giorno dopo passa alla geografica”. Sempre Mitchell è stato interpellato come “aiuto” da un suo compagno all’ennesima domanda sulla cartina muta - “Qual è la Cina?” – che non avrebbe dovuto causare troppi problemi, visto la permanenza del gruppo nel Paese da circa tre settimane… “Voleva solo essere sicuro, non voleva sbagliare”, commenta Mitchell parlando del suo compagno, la cui identità rimane però segreta. Miglior figura ha fatto invece Brook Lopez, capace di ricordarsi il simbolo chimico dell’argento (Ag): “Devo tutto a una filastrocca imparata ai tempi del college”, confessa “The Splash Mountain”. Se è curioso il modo in cui coach Popovich cerca di stimolare mentalmente i suoi giocatori, altrettanto strane sono le ricompense per i giocatori che rispondono in maniera corretta ai quiz del loro allenatore: si vincono infatti delle macchinine. Divertito anche Steve Kerr: “Se pensiamo a chi erano i nostri insegnanti migliori ai tempi del liceo, erano quelli che cercavano di inventarsi sempre qualcosa per rendere le lezioni interessanti. Pop è così: un insegnante creativo”.