Triathleta estremo: l'incredibile storia di Wurf

Il mondo dello sport è pieno di storie che cambiano. Con passaggi da una disciplina all’altra, soprattutto in fase adolescenziale. E con risultati in alcuni casi sbalorditivi. A volte c’è stato chi si è trovato ‘costretto’ a scegliere: Rafa Nadal destro nel calcio è diventato il mancino del tennis per eccellenza; Jannik Sinner era uno sciatore di grandissimo potenziale; Remco Evenepoel, due volte oro olimpico a Parigi 2024, era una delle stelle nascenti dell’Anderlecht e della Nazionale di calcio belga ; Primoz Roglic il punto di riferimento del salto con gli sci in Slovenia, sport nazionale da quelle parti. Solo per citarne alcuni. Negli ultimi anni invece è diventata sempre più frequente la multidisciplinarità tra sport più o meno simili. Le ragioni sono tante, ma alla base di tutte c’è sempre l’elemento chiave: quella continua voglia di mettersi alla prova, di esplorare cose nuove e ampliare il confine dei propri limiti. Cameron Wurf a molti dirà poco, agli amanti del triathlon ‘estremo’, quello legato agli Ironman per intenderci, probabilmente molto. Australiano della Tasmania, 41 anni, una partecipazione olimpica all’attivo, ad Atene 2004. Partecipazione che non ha nulla a che fare con ciclismo e triathlon, ma è legata al canottaggio. Dal 2007 è un ciclista su strada professionista di una delle squadre più forti al mondo: il Team Ineos-Grenadiers di Pippo Ganna, Carlos Rodriguez, Tom Pidcock, Geraint Thomas ed Egan Bernal. Ha chiuso 4 grandi giri in carriera , ma da qualche anno è diventato uno degli Ironman più forti al mondo. Abbina triathlon e ciclismo dal 2016, ed è sempre protagonista nella frazione di ciclismo dell’Ironman di Kona, il campionato del mondo della distanza che ogni anno si tiene alle Hawaii. Nell’ultima edizione, quella stravinta dal tedesco Lange lo scorso 26 ottobre, ha chiuso settimo, alle spalle del nostro Gregory Barnaby, in 7 ore, 51 minuti e 26 secondi, correndo la maratona finale in 2.50.11. Ecco, fin qui qualcuno potrebbe dire: è un triathleta professionista. Fa quello di mestiere. Ci mancherebbe. Pur ricordando che l’Ironman è composto di seguito da 3.8 km di nuoto, 180 km di bici e una maratona. Non proprio una passeggiata al parco. Il punto è che dopo uno sforzo del genere c’è sicuramente bisogno di recupero. Tanto recupero. Ecco, il recupero di Wurf è stato fare la Maratona più famosa al mondo. Quella di New York: esattamente due settimane dopo. Maratona chiusa in 2.36.22. Certo l’australiano non è nuovo a queste mattate. Nel 2023, dopo aver concluso la Parigi-Roubaix, 262 km con 28 settori di pavé, in 6 ore 11 minuti e 21 secondi, ha deciso di chiudere la sua giornata con un combinato bici-corsa, finendo la sua domenica di Pasqua con una mezza maratona: 21.2 km in 1.26.55. Wurf non è l’unico atleta ad aver combinato due sport a livello alto. Jenson Button, campione del mondo nel 2009 con la Brawn GP in Formula 1 è un buonissimo triathleta. Per restare nel Circus è di qualche giorno fa la notizia dell’ultima follia di Valterri Bottas, ex pilota Williams, Mercedes e ora in Sauber, che dopo essersi qualificato ed aver partecipato agli ultimi mondiali di ciclismo gravel, ha deciso di correre il suo personalissimo Ironman in casa, con tanto di documentazione social e chiamata alla legenda Jan Frodeno durante la frazione di corsa sul tapis-roulant. Dalle 4 alle 2 ruote: Aleix Espargaró, pilota dell’Aprilia in MotoGP con 338 Gp alle spalle ha numeri da ciclista semi pro. E sui social si vede spesso in bici con campioni di questo sport, da qualche tempo poi ha deciso di cimentarsi anche con la corsa. La strada verso il triathlon di alto livello sembra spianata pure per lui. Lo stesso Mathieu Van Der Poel, campione del mondo su strada 2023, ma attuale di Gravel e ciclocross, non ha fatto mistero di allenarsi sulla corsa e di voler provare, tra non molto, a correre una mezza maratona. Una leggenda del ciclismo come Laurent Jalabert, vincitore di una Vuelta, di un mondiale a cronometro e di due classiche monumento, nel 2023 a Nizza ha vinto i campionati del mondo di Ironman categoria age group 55-59. E come lui un altro ex pro e attuale DS dell’Astana: Alexandre Vinokurov, di qualche anno più giovane, in quella 50-54. Insomma, lo sportivo specializzato è avvisato. Wurf e i suoi fratelli stanno arrivando.

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