Quando Maradona si innamorò degli XCat, lo sport delle star

Il campionato del Mondo di off-shore affonda le sue radici storiche nella Classe1 quando i vari piloti di F1, Didier Pironi, ma anche Gilles Villeneuve, Alain Prost oltre ad alcuni vip, come Stefano Casiraghi e Adriano Panatta, si cimentavano in questo sport, creando aspettative sino ad allora inimmaginabili. A Dubai, nel 2010 nasce sulla spinta della Classe 1, grazie a Saeed Hareb, allora uomo di riferimento dello sport a Dubai e oggi Segretario Generale dello sport proprio negli Emirati, la nuova classe delle competizioni di barche a motore, XCat. Gli aneddoti si sprecano attorno a questo ambiente, ma soprattutto un uomo, uno sportivo, il numero 1 del calcio Mondiale, ha saputo farsi affascinare da questo campionato. Stiamo parlando di Diego Armando Maradona chiaramente. Lino Di Biase, pluricampione della Classe 1, ha dato una mano a Pasquale Sesana e Sebastiano Pellecchia, per la creazione di XCat. E’ l’uomo che porta a spasso la barca dello start, ma soprattutto che regola assieme a Pasquale le operazioni della partenza della gara. La sua esperienza è indubbia e quindi rimane uno degli uomini di riferimento in questa struttura. Saeed Hareb 2013 lo prepara dicendogli "guarda che in questa gara avrai un ospite speciale; quindi, mi raccomando lo porterai in barca a seguire la gara e devi trattarlo con i guanti". Non era certo la prima volta che succedeva, sulla start boat assieme a Lino e Pasquale sono saliti tanti emiri, sceicchi, attori, calciatori e chi più ne ha più ne metta. Infatti lo scenario che si palesa durante una partenza lanciata, con motori 6 cilindri che cercano di raggiungere la barca e poi la superano, mette addosso un’adrenalina senza paragoni. Io l’ho provata e devo dire che è stata un’esperienza senza paragoni. Lo capì in quel lontano 2013 anche Diego Armando Maradona che scese dalla macchina e, ben istruito da Hareb, disse: “Ciao Lino, come va?”. Lino tifoso del Napoli e super tifoso di Maradona, nonostante i tanti successi ottenuti in carriera come pilota, quasi svenne. Maradona lo aveva osannato solo in campo, da buon tifoso, ma mai se lo sarebbe immaginato in barca con lui durante tutta una gara. Maradona era uomo immagine negli Emirati e a Dubai, quindi arrivare alla gara fu per lui un momento di relax e la cosa più bella è che di questo sport s’innamorò perdutamente, tanto che nel 2014, volle a tutti i costi partecipare all’unica tappa italiana di XCat che si disputò a Napoli. Non potete immaginare cosa successe, anche perché era la prima volta che El Pibe de Oro ritornava nella sua città ‘quasi natale’. Fu una vera e propria apoteosi, sia per lui, sia per XCat e chiaramente per il pubblico. Peraltro provò anche la barca con Matteo Nicolini, barca di Tomaso Polli, uno dei primi capitani d’industria vincenti in Classe 1, come pilota. E dato che scrivevamo di radici affondate nel passato della prestigiosa Classe 1, già all’epoca oltre ai sopracitati atleti e vip, uno su tutti ha fatto la storia degli ospiti illustri di questo sport. A tirare le fila del gioco, sempre lo starter boat Lino Di Biase, in trasferta a Cuba. A quel tempo Cuba era ancora un’isola dei Caraibi difficilmente raggiungibile. Non per Mauro Ravenna, giornalista e promoter di incredibili eventi come l’incontro di boxe Monzon-Benvenuti per esempio. La Classe 1 quindi, grazie alle sue capacità approdò proprio in quell’isola e tutto il seguito, Sesana e Pellecchia, si ingegnarono per costruire sotto il profilo logistico e sotto quello regolamentare, lo svolgimento di una gara perfetta, come poi fu disputata. Ma il Regime certamente non era semplice da convincere e così alcuni emissari arrivarono al molo chiedendo random ad alcuni personaggi, di che linea politica si trattasse la loro. In particolare, martellarono Lino Di Biase, che recitò la parte raccontando di non avere preferenze e di essere, come è, apolitico. Era il 1994 e l’eco della guerra fredda era ancora vivido. La mattina pre-gara arrivò una vecchia Mercedes 280 SE con le bandierine di cuba sui fanali. Scese un grosso bellimbusto con gli occhiali scuri e aprì la porta l’autista. Se non per la velocità con la quale si precipitò nel paddock nessuno ci fece caso. Vennero aperte le portiere posteriori e la folla si allargò lasciando scendere Fidel Castro e suo fratello. Conoscevano benissimo il mezzo e iniziarono ad applaudire chiassosamente. Fidel e Raul si fiondarono da Lino, sotto il ghigno sardonico di Ravenna che li aveva invitati a prendere parte alla manifestazione, ma soprattutto a salire sulla starter boat. Esperienza senza precedenti per il lider-maximo, che volle a tutti i costi ripeterla. A bordo campo di gara quel giorno c’era una folla di più di 1 milione di persone… anche questa fu una vittoria per lo sport.

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Biagio Maglienti