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Golf, Genesis Open: vittoria del riscatto per Bubba Watson

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Dopo due anni di digiuno, il campione statunitense torna a vincere e lo fa ancora una volta in California, dove si era già imposto nel 2014 e nel 2016. "Avevo pensato di smettere, mia moglie mi ha convinto ad andare avanti", ha detto Watson, al suo decimo trionfo nel PGA Tour

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Bubba Watson ha conquistato il Genesis Open, torneo del PGA Tour che si è disputato sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades in California. Lo statunitense ha chiuso il quarto giro a quota 69 (-2), amministrando il vantaggio e terminando il torneo con 272 colpi a -12. Per Watson, 39enne di Bagdad (Florida), si tratta del terzo successo al Genesis Open dopo quelli del 2014 e del 2016, che gli consente di affiancare gente del calibro di Arnold Palmer e Ben Hogan a quota tre titoli. Il trionfo in California di due anni fa era anche l'ultimo dei 9 successi nel circuito PGA per l'americano, che in carriera ha vinto anche due Masters ma che nel 2017 ha chiuso la FedExCup in 75^ posizione, con appena sei “top 25”. E' stata dunque l'occasione del riscatto per il campione americano: "Non voglio paragoni, sono solo Bubba - ha detto il golfista subito dopo aver ricevuto la coppa -. Gli ultimi due anni sono stati difficili: ero tra i Top 10, poi è peggiorato tutto sia dal punto di vista tecnico che psicologico. Ero nei guai, così ho pensato anche al ritiro. Mia moglie mi ha convinto ad andare avanti e adesso sono qui a festeggiare il mio decimo titolo nel circuito PGA. Chi lo avrebbe mai detto?". Watson ha preceduto di due lunghezze (274, -10) la coppia di statunitensi formati da Kevin Na e Tony Finau. Non è riuscito a tenere il passo del vincitore l'americano Patrick Cantlay, che con un 71 nel giro finale è scivolato in quarta posizione insieme al connazionale Scott Stallings. Phil Mickelson (276) è risalito fino alla sesta piazza, Jordan Spieth in nona al pari di Justin Thomas (277). Ultima giornata negativa per il numero 1 del mondo Dustin Johnson, sceso in 16^ posizione a causa di un 73 (+2), tallonato al 20° posto da un Rory McIlroy finalmente convincente (281 e giro finale da 68, -3 sul par). Erano usciti al taglio Tiger Woods e Francesco Molinari. L'azzurro è stato autore di un secondo giro buono (69), ma ha pagato a caro prezzo l'esordio deficitario, chiudendo con 146 (77 69, +2). Peggio ha fatto lo statunitense, al terzo torneo dopo il lungo stop per infortunio, che ha terminato i primi due giri con 148 (72 76, +6), raccogliendo il 25° taglio su 330 tornei disputati.