Storico successo per la 21enne statunitense, che ha rispettato i favori del pronostico. Dodicesimo posto per Caterina Don, migliore delle italiane
Standing Ovation green della 18 dell’Augusta National, un privilegio che forse è capitato solo a pochi vincitori del Masters. Un sogno, che solo fino a pochi anni fa, nella mente di una giovane golfista, poteva considerarsi proibito. Ma ora, quel sogno, che ha il volto e il nome di Jennifer Kupcho ventunenne del Colorado, studentessa della Wake Forest University, si è concretizzato, davanti agli occhi stupiti del mondo e forse si è materializzato con ancora maggiore intensità. Perché l’Augusta National ha qualcosa di magico e, ogni volta che diventa teatro di una battaglia sportiva, succede qualcosa di imponderabile che rende un luogo già leggendario, ancora più incredibilmente prodigioso. A diventare realtà è il sogno di Jennifer, ma come lei hanno visto materializzarsi i loro pensieri tutte le 70 giocatrici iscritte a questo primo, storico evento dedicato alle donne. La realtà ha riscritto la storia. Kupcho ha vinto con 10 colpi sotto il par, mettendo il birdie che le è valso la doppia cifra proprio all’ultima buca. Lei, numero uno del ranking mondiale, è riuscita a confermare i favori del pronostico ed è diventata la prima ragazza a trionfare sul leggendario campo voluto dal più grande amateur della storia, Bobby Jones. Un campo che fino a poco più di sei anni fa era off limits per le donne… ci volle l’ex segretario di stato americano Condoleeza Rice ad aprire la strada… ora, nel libro che raccoglie le pietre miliari del circolo più prestigioso ed esclusivo del mondo, è stato registrato anche il primo torneo femminile: l’Augusta National Women’s Amateur giocato dalle 70 migliori golfiste dilettanti del mondo, anche se per 40 di loro tutto si è fermato al giro di prova. Tra loro anche 4 giovanissime italiane (il nostro Paese è stato il più rappresentato dopo Stati Uniti 31 giocatrici e Svezia 6) solo Caterina Don è arrivata a giocarsi il giro finale, chiudendo al dodicesimo posto +2 totale, con l’aggiunta di aver ottenuto due birdie consecutivi alla 10 e alla 11, due buche difficilissime, sulle quali nessun’altra è riuscita. Le altre, Virginia Elena Carta, Alessandra Fanali e Alessia Nobilio (sfortunatissima eliminata alla seconda buca di playoff, giocato con altre 10) non hanno passato il taglio, ma portano a casa un’esperienza indimenticabile, perché indelebili nella loro mente rimarranno i momenti che, per prime nella storia del golf femminile, hanno vissuto nella settimana, per ora, più bella della loro vita, sul campo più bello del mondo.