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Popovici, record del mondo nei 100 sl in 46''86 agli Europei di nuoto

Nuoto
©Getty

David Popovici centra il suo obiettivo: vince i 100 stile libero e abbatte il record del mondo, che durava da tredici anni. Migliorato il primato di Cesar Cielo, stabilito nel 2009 sempre al Foro Italico, con il romeno che abbassa il crono della gara regina in 46''86

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Cade il record del mondo nella gara regina del nuoto. Nella finale degli Europei di nuoto, il 17enne prodigio della Romania David Popovici vince l'oro e fa registrare il nuovo primato nei 100 stile libero con il tempo di 46"86. Il precedente record di 46"91 apparteneva al brasiliano Cesar Cielo Filho, sempre fatto segnare al Foro Italico ai Mondiali del 2009. "Sono contento, ora dovrò imparare un po' di italiano", ha scherzato al microfono di Sky dopo la gara. Sul podio sono saliti anche l'ungherese Kristof Milak e l'italiano Alessandro Miressi. Popovici aveva vinto un mese fa l'oro ai Mondiali di Budapest. 

Il profilo di Popovici

Legge Seneca, apprezza la filosofia stoica e nel frattempo... la mette in pratica, ignorando la fatica disumana e i sacrifici che servono per diventare il numero uno nei 100 metri stile libero: David Popovici oggi a Roma non si è preso solo l'oro di campione europeo (è già campione iridato in carica), ma ha riscritto i numeri della specialità, firmando un nuovo record mondiale, prima detenuto dal brasiliano Cesar Cielo Filho. David ha chiuso la finale in 46.86, migliorando di ulteriori 12 centesimi il proprio personal best del giorno prima (che aveva demolito il precedente record europeo). Un extraterrestre, arrivato non da un altro pianeta bensì da Bucarest, dove agli scorsi Europei giovanili è stato accolto come un dio vivente.

 

David non è lo stereotipo dell'atleta impermeabile agli stimoli intellettuali: oltre all'interesse per la filosofia, a cui l'ha introdotto il suo coach Adrian Radulescu, è interessato anche alla psicologia (sua madre è psicologa). Non si atteggia a superstar, e non vuole essere paragonato ai grandissimi del passato (nonostante magari un giorno riuscirà a superarli come numero di trofei). Apprezza Aleksandr Popov, di cui è quasi omonimo, Michael Phelps e Ian Thorpe, ma sogna di essere lui un giorno il metro di paragone per tutti gli aspiranti fenomeni. Per adesso vuole essere solo definito "un ragazzo semplice che nuota".