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Nuoto, Tas conferma squalifica (già scaduta) di Barelli: "Ricorrerò comunque"

Nuoto

Il Tas ha confermato l'anno di squalifica per Paolo Barelli in merito agli Europei di nuoto del 2022. Barelli, nonostante la squalifica sia già terminata, ha annunciato ricorso alla Corte Suprema Svizzera "per tutelare la correttezza del mio operato e della Federazione. Accolgo con soddisfazione, invece, la cancellazione dell'altro anno di inibizione disposto dalla Federazione mondiale in relazione alla gestione del finanziamento diretto alle piscine olimpiche di Roma nel triennio 2005-2007"

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Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna ha confermato la squalifica di un anno nei confronti di Paolo Barelli inflitta l'8 novembre dello scorso anno dal Collegio etico della Fina, oggi World Aquatics, che aveva indagato su "molteplici deferimento di presunti illeciti provenienti da casi separati". Squalifica che comunque è già scaduta lo scorso 14 settembre.

Barelli: "Ricorrerò comunque a Corte Suprema Svizzera"

"La pronuncia del Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport, ndr) non cambia nulla ai fini della vita federale, l'anno di squalifica è scaduto il 14 settembre scorso e le attività nel contempo sono proseguite in pieno esercizio, ma ricorrerò comunque alla Corte Suprema Svizzera per tutelare la correttezza del mio operato e della Federazione Italiana Nuoto". E' quanto sostiene Paolo Barelli, già presidente della Federnuoto e della Lega Europea di nuoto (Len) in relazione alla squalifica di un anno confermata dal Tas in relazione alle accuse di conflitti di interesse quando era presidente della lega europea e della Federnuoto. "La Corte Arbitrale dello Sport sottolinea che la Lega Europea di nuoto presieduta da Antonio Silva ha approvato e ratificato l'addendum relativo al contratto dei Campionati europei di Roma 2022 e ha ringraziato l'appellante per l'ottima organizzazione dell'evento, per i risultati e la visibilità generati - ha affermato Barelli -. La Corte ha sostenuto che gli accordi precedentemente firmati non erano stati considerati conflitto di interesse, che accordi simili avessero già generato benefici ad altre federazioni nazionali per l'organizzazione di pari eventi, che in periodo di Covid era pratica comune modificare accordi in relazione ai cambiamenti generati dalla pandemia, che il danno di immagine procurato alla World Aquatics è di modesta entita'". Secondo Barelli, "nella sua approfondita indagine il Tas non considera che in qualità di presidente avevo l'obbligo non derogabile di firmare tutti gli atti amministrativo-commerciali, come disposto dal regolamento amministrativo della Lega europea di nuoto e dal suo statuto approvato dalla Federazione mondiale di nuoto e come ovviamente avvenuto anche in occasione del contratto per l'organizzazione degli europei di Roma 2022, in una fase condizionata dall'emergenza pandemica". Paolo Barelli ha aggiunto: "accolgo con soddisfazione, invece, la cancellazione dell'altro anno di inibizione disposto dalla Federazione mondiale in relazione alla gestione del finanziamento diretto alle piscine olimpiche di Roma nel triennio 2005-2007".