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Shiffrin macchina da guerra: terzo titolo iridato

Sci

Elisa Calcamuggi

"Diventerà la più grande di tutte": le parole di Lindsey Vonn riservate a Mikaela Shiffrin sembrano trovare conferma dopo la sua vittoria in slalom. Ecco il profilo della statunitense, sempre più nella storia dello sci

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Un atleta sa perfettamente se la sua manche ha funzionato oppure no ed è difficile che si sbagli… Eppure Mikaela Shiffrin, una volta tagliato il traguardo della seconda manche, è rimasta ferma a guardare il tabellone e quel secondo e 64 centesimi di vantaggio sulla prima avversaria deve essere sembrato troppo persino a lei.

Ma questa è la realtà. E non resta che gioirne insieme alla svizzera Holdener, argento e alla svedese Hansdotter bronzo. La verità è che nessuna atleta del circuito, se l'americana scende al 100%, riesce ad avvicinarla. In slalom la sua sciata, la sua precisione e le sue linee sono più vicine alla tecnica degli uomini che a quella delle donne. Questa ragazza è una fuoriclasse che si aggiudica per la terza volta consecutiva il titolo di Campionessa del mondo. Solo la tedesca Christi Cranz realizzò la stessa impresa, ma parliamo degli anni 30 quando i Mondiali si disputavano ogni anno e non a cadenza biennale come ora.

In epoca recente solo la Kostelic vinse due volte il Mondiale e nemmeno campionesse come Marlies Schild e Vreni Schneider - che rimangono le uniche due a vantare per ora più successi in cdm (in slalom) della Shiffrin - sono mai riuscite anche solo a bissare il titolo. Lei poi sta andando oltre le regine dello slalom perchè ormai vince in gigante, specialità in cui è vice campionessa del mondo, ed è forte in superg perchè da quest'anno ha iniziato a partecipare anche alle gare di velocità. E' una macchina da guerra inarrestabile. Si è dedicata allo sci da quando ha 3 anni in una sorta di passione al limite dell’ossessione. "Diventerà la più grande di tutte". Lo ha detto Lindsey Vonn, ma i fatti dimostrano che lo è già ora.