Sci alpino: frattura malleolo, Sofia Goggia tornerà nel 2019

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Il controllo effettuato alla Commissione medica della Fisi a Milano ha stabilito che Sofia Goggia non tornerà sugli sci prima del prossimo gennaio

Brutte notizie per lo sci azzurro che per almeno due mesi dovrà fare a meno di Sofia Goggia. L'infortunio subito venerdì in allenamento a Hintertux dall'olimpionica si è infatti rivelato peggiore del previsto dopo il controllo effettuato stamani alla Commissione medica della Fisi: frattura del malleolo peroneale destro e gamba ingessata. L'azzurra salterà la prima parte della stagione e tornerà in pista solamente nel 2019. 

La Goggia è stata visitata a Milano nella clinica Physioclinic dai dottori della Commissione Medica della federazione, i quali hanno riscontrato la frattura del malleolo peroneale destro. In accordo con l'atleta è stata decisa una terapia conservativa che prevede l'applicazione di un gambaletto gessato, sostituito successivamente da un apposito tutore per una durata complessiva di 4-5 settimane. La campionessa olimpica in carica di discesa, fa sapere la Fisi, "ritornerà in pista nel mese di gennaio".

"Sono dispiaciuta per questo incidente di percorso - ha dichiarato Sofia - chiaramente mi costringe a ridimensionare un po' gli obiettivi per i quali mi ero mossa finora, è un discorso che riguarda più il periodo a breve termine che a lungo termine. Chiaramente non è una situazione facile, però è un infortunio abbastanza semplice nel senso che necessito solamente di rispettare i tempi di guarigione biologici dell'osso, devo essere brava a muoverlo un pochino per non far stare ferma completamente la caviglia. Avrò cinque giorni di stop completo in cui cerco di programmare al meglio la riabilitazione, cercherò di guarire nel miglior modo possibile e nel tempo giusto, dovrò avere un fisico perfetto quando rimetterò gli scarponi".

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Ricordo quel giorno di luglio quando, in un’intervista, una giornalista mi aveva chiesto quale fosse il ruolo della LENTEZZA nella mia vita; di primo acchito le avevo risposto che era qualcosa che a volte desideravo, qualcosa che però avrei potuto raggiungere solo se fossi riuscita a rallentare la sana frenesia della mia vita... L’indomani peró l’avevo richiamata e le avevo esposto altre considerazioni che mi erano sovvenute in mente dopo la fine della nostra prima conversazione. Avevo pensato che in fondo , la Lentezza, nella mia vita sportiva, era qualcosa da cui scappavo... è qualcosa da cui scappo. Se sei lento, non sei veloce: se non sei veloce , non vai forte; e sugli sci, quello che più voglio, é essere Veloce. Ma quella velocità la crei tramite un percorso, è qualcosa che vai costruendo con solidità e la stessa solidità si ottiene piano piano, mattone dopo mattone....e quindi in fondo, ho pensato che sia proprio il “viversi” tutto con la giusta Lentezza che poi ti permette di andare Veloce. Che bella cosa.... quanta bella Lentezza, con quanta cura e rispetto l’avevo vissuta nel mio bellissimo percorso fino all’altro giorno! Mi ritrovo a viverla in una maniera differente, questa volta; di certo non quel tipo di Lentezza a cui mi riferivo nell’intervista: questa è un po’ forzata, di una natura diversa rispetto a quella che desideravo per me ma... pur sempre lentezza è e, in quanto tale, se considerata con la stessa accezione qui sopra, ovvero una sorta di “manna dal cielo”, va sfruttata al 100%. Ed è ciò che farò. Solo, mi dispiace per tutto l’impegno che io e i miei collaboratori abbiamo messo: raramente ho..abbiamo seminato così bene come quest’anno. Non sono preoccupata ma serena nell’avversità. Che poi, non so manco se sia un’avversità ... di certo , solo un passaggio nel mio percorso! E quindi , in conclusione : se la Velocità la si crea nella Solidità del Percorso dato dalla Lentezza della Crescita.... eccomi qui. Pronta per questa nuova sfida. Che altro non fa che aprirmi gli occhi, darmi nuovi punti di vista e nuovi spunti di crescita. EVVIVA LA LENTEZZA.. e la velocità che ne conseguirà 🤗✨🔥 Ringrazio, accetto e perdono. Sofi

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