Federica Brignone, la tigre delle nevi con il cuore grande

È la sciatrice italiana più vincente, non solo per aver superato il numero di vittorie di alcuni fuoriclasse come Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Stefania Belmondo e Gustav Thoeni, ma soprattutto per essere una delle poche polivalenti della nazionale di sci alpino, capace di vincere in più specialità. Federica Brignone, per tutti la 'Tigre delle Nevi', è stata la prima a vincere la Coppa del Mondo generale, tre Coppe del Mondo in tre discipline diverse, oltre a vantare anche tre medaglie olimpiche, tre mondiali, 69 podi in Coppa del Mondo di cui 27 vittorie. Nata a Milano il 14 luglio del 1990, a sei anni si è trasferita con la famiglia in Valle d'Aosta, dove ha iniziato a sciare grazie a mamma Ninna Quario , papà Daniele e al fratello Davide, oggi suo allenatore personale. Inizialmente la piccola Federica amava sciare con gli altri bambini, divertirsi, giocare sulla neve, ma già dalle prime competizioni ha subito dimostrato di essere super competitiva. Crescendo sono emerse le sue grandi qualità tecniche come la scorrevolezza, la leggerezza sulla neve, la capacità di gestire e incrementare la velocità in curva, grazie a due piedi intelligenti e magici, capaci di adattarsi ad ogni condizione di neve, di terreno e di tracciato. Aggiunge Federica: "Amo lo sci, voglio sempre osare e il mio obiettivo è dare sempre il massimo". La trentatreenne del La Salle ha capito molto presto che per raggiungere il successo avrebbe affrontato difficoltà e anche paure, ma proprio sfidando sé stessa ha trovato la strada per il successo. Con gli sci ai piedi si sente a suo agio e si rende conto di poter fare praticamente qualsiasi cosa, come del resto riesce a fare nella vita di tutti i giorni. Ma la vita di un’atleta è fatta anche di sconfitte, di cadute, di momenti difficili e Federica è sempre riuscita a superarli, rialzandosi più forte di prima, grazie alla sua capacità di analisi e di sacrifico nel lavoro: "Bisogna lavorarci sopra, devi imparare che la vita va avanti, altrimenti vai sempre più in basso. Non devi farti fermare dal fallimento e bisogna accettare che può capitare a tutti, a noi atleti e anche in ogni altro ambito: la vita è piena di sconfitte ma sono quelle che ti fanno crescere e che ti rendono una persona migliore". La valdostana oltre allo sci ama lo sport a 360 gradi, infatti al termine della stagione agonistica la sua passione più grande sono le onde e gli sport acquatici, dove pratica windsurf, canoa e skite, le discipline con le quali si ricarica. Brignone ha sempre avuto una grande attenzione verso l'ambiente e il rispetto della natura e per questo ha realizzato il suo progetto Traiettorie Liquide. Federica spiega: "È un progetto di responsabilità ambientale nato nel 2017 per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’inquinamento marino e dell’acqua in ogni sua forma, sottolineando la sostenibilità e il valore di questo elemento in quanto risorsa naturale limitata e non infinita. Lo scopo è suscitare una nuova e necessaria presa di consapevolezza, è un invito al cambiamento di mentalità. Il primo anno io e la mia squadra siamo stati nelle Eolie, mi sono immersa nel mare con la tuta da sci per ricreare degli effetti inediti e poi in piscina circondata da rifiuti di plastica per porre l’attenzione sull’enorme quantità di plastica dispersa in mare, che crea ovviamente gravi problemi ai pesci e alle creature marine che devono fare slalom tra i rifiuti per sopravvivere. Oggi le mie Traiettorie Liquide sono 6, quest’ultima ha come tema la lotta alla deforestazione, che è la seconda causa del cambiamento climatico e la responsabile del 20% dell’emissione dei gas serra, con conseguenze enormi sulle mutazioni climatiche e sul riscaldamento globale". Federica è una donna e un’atleta multitasking, che oltre a vincere nello sci vuole essere protagonista anche nella vita di tutti i giorni con la famiglia, gli amici, i fans. "Essere una donna attiva per me significa avere molta energia da dedicare a tutti gli aspetti della propria vita. Per me è importante esserci, anche oltre lo sport. Desidero essere presente nella vita della mia famiglia, dei miei amici dei miei fans. Sono felice di conciliare la mia professione nello sport con le altre mie passioni. Anche se sono principalmente un’atleta, voglio essere impegnata su tanti altri fronti. Spero in futuro, riguardando al mio passato, di poter essere soddisfatta per aver fatto tutto quello che volevo fare". Fra i suoi grandi successi la vittoria della Coppa del Mondo generale conquistata nel 2020, prima atleta italiana di sempre a riuscirci: "Era un sogno che mi sembrava irrealizzabile, ma che sono riuscita a raggiungere e che mi porterò dentro per tutta la vita. Purtroppo l’ho vinta nell’anno sbagliato e a causa Covid non ho mai potuto alzare quella coppa, mi è stata spedita a casa. Non ho mai potuto cantare l’inno, né salire su un podio, non c’è mai stata una cerimonia di premiazione, ma comunque è stata un’emozione incredibile vivere quella stagione a quel livello”.