Lindsey Vonn, cosa aspettarsi dal grande (ma strano) ritorno

Confesso che non ci ho mai creduto. Una fake news bella e buona: Lindsey Vonn a 40 anni vuole ancora il cancelletto di partenza, storie buffe. Sui social però diventa insistente la voce del rientro e i reel sono solo allenamenti e pesi della bionda americana, prove dure e massacranti. Ma lei ha sempre postato questa specie di supplizi, come a dire "io sono sempre in forma". Ecco però che alla vigilia di Soelden, gare di inizio stagione, arriva l'altra bomba: il comeback di Marcel Hirscher sotto bandiera olandese e dopo 5 anni di stop. Ma il vincitore di 8 coppe del mondo generali, e specialista di gigante e slalom, è tornato a 34 anni, quanti ne ha la Brignone, in perfette condizioni fisiche, tanto da piazzarsi al 23esimo posto in gigante con una seconda manche da fuoriclasse. Sarà anche al via di Levi in Slalom con l'obiettivo dei Saalbach 2025, ma l'attenzione è ora spostata sulla Vonn e i suoi 40 anni, molti di più di Hirscher… L’altra grande differenza è che Hirscher aveva abbandonato ad appena 29 anni quando era ancora perfettamente integro, mentre la statunitense ha sempre avuto una miriade di incidenti e, come si dice, le ginocchia di cristallo, tanto da far ricostruire una parte dell’articolazione ad inizio dell'anno . Che coraggio e che fegato nel voler ricominciare. Si ormai è dichiarato, non è una falsa notizia: Lindsey, la grande amica di Sofia Goggia, ritorna e lo fa con le gare di casa il 14 e 15 dicembre. Un rientro che ha uno strano sapore. Come se la grande diva dello sci voglia ancora scendere dalla scalinata principale dopo che aveva lasciato tempo e spazio alla sua damigella di un tempo, ma ora SuperDivina, Michaela Shiffrin. Sono passati sei anni da quella ultima stagione: una stagione olimpica dove incoronò con l'oro coreano Sofia Goggia e lei si accontentò di una medaglia di bronzo. Lindsey Vonn dovrà però conquistarsi il posto proprio per l'ipotesi del mondiale austriaco. Ma attenzione, nulla è scontato e il team USA ha una formazione assai forte: basti vedere che a Soelden ha piazzato quattro atlete nelle prime dieci. Hirscher correrà senza pressioni per il semplice fatto che la squadra olandese è solo lui, Lindsey no: ha scelto la via più difficile e complessa mettendo a rischio anche il suo fisico. Scelta rispettabile e di sicuro appeal mediatico che ha trovato anche consensi nelle sue colleghe: la prima a congratularsi è stata proprio Sofia Goggia ma attenzione a non cadere nel ridicolo. Tanti sono stati i rientri di campioni che hanno destato grandi perplessità. Di certo il suo curriculum è micidiale e vanno ricordati i venti anni di carriera con 4 coppe generali, 16 di specialità con il record di 8 in Discesa, 82 gare di Coppa del mondo vinte, 43 successi in Discesa e 28 in SuperG, 3 medaglie olimpiche con un oro in Discesa nel 2010 a Vancouver, 8 medaglie olimpiche con due titoli. È una delle sei sciatrici ad aver vinto in tutte le specialità ma... Questo ‘ma’ è da valutare bene e la valutazione è un bel misto di ragioni. Sono tanti gli incidenti e gli infortuni: non è solo la voglia, ma ci sono le gambe e le sollecitazioni, oltre ai materiali che negli ultimi sei anni sono cambiati, così come le piste e la loro preparazione. E poi ci sono le avversarie tranne una: Shiffrin ha dichiarato che non correrà le discese ma comunque la pattuglia delle giovani e delle più esperte saranno un ulteriore test per Lindsey Vonn. Sci al cancelletto, la pista davanti a lei e l'innata aggressività: ecco una nuova Lindsey Vonn, forse una Vonn come quella che è scesa di notte sulla Streif di Kitzbühel per mandare quel messaggio di parità totale con gli uomini sulla pista maschile più terribile e difficile. Cara Lindsey, che la pista sia con te...