Willy Monteiro, funerali a Paliano: c'è Bruno Conti. Il Premier: "Condanne severe e certe"
Diverse centinaia di persone hanno partecipato questa mattina a Paliano ai funerali di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a calci e a pugni a Colleferro nella notte tra sabato e domenica. Tutti in maglia bianca, in segno di “purezza e gioventù”, come chiesto dalla famiglia. Così come il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte presente con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. C'era anche il dirigente della Roma Bruno Conti in rappresentanza della squadra per cui tifava
Tante persone, tutte vestite di bianco (anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte) hanno partecipato questa mattina all’ultimo saluto al 21enne Willy Monteiro Duarte, picchiato e ucciso nella notte tra sabato e domenica a Colleferro
Al campo sportivo di Paliano anche il dirigente della Roma Bruno Conti, per rappresentare la squadra del cuore di Willy
La stessa Roma ha voluto dedicare un messaggio social al ragazzo dopo averlo ricordato con una maglia celebrativa prima dell'amichevole con il Frosinone di qualche giorno fa
La richiesta della famiglia era quella di vestirsi di bianco “in segno di purezza e gioventù”, come quella del loro ragazzo. “Una morte barbara e ingiusta”, l’ha definita nel corso dell’omelia il vescovo di Tivoli monsignor Parmeggiani che ha ringraziato anche la famiglia del giovane per aver dato “un’educazione così buona e bella a vostro figlio”
“Abbiamo seguito tutti questa vicenda di efferata violenza. Non possiamo minimizzarla né sottovalutarla – ha detto il premier Giuseppe Conte dopo le esequie -. Non possiamo degradarla a singolo episodio. Dobbiamo guardarci in faccia e capire che ci sono alcune frange, alcune sacche sociali che coltivano la mitologia della violenza”
E ha aggiunto: “Ora ci aspettiamo condanne severe e certe”, ha aggiunto il premier accompagnato dal Ministro dell’Interno Luciana Lanorgese
"Abbiamo giocato assieme a pallone per dieci anni. Venerdì l'avevo visto e mi aveva detto: 'Ti vengo a prendere lunedì che andiamo in palestra'". E' il racconto del suo amico Youri