È morto Sean Connery, una carriera da sogno e il tifo per i Rangers di Glasgow. FOTO
È morto, a 90 anni, Sean Connery: attore ricordato soprattutto per aver dato il volto a James Bond, era un grande appassionato di sport. Giocava a golf, seguiva i grandi tornei di tennis ed era tifosissimo dei Glasgow Rangers, tanto da opporsi alla cessione di Gattuso
Per tutti sarà sempre il volto di James Bond, votato proprio di recente come “il miglior 007” della saga. Un’associazione che finirà per soffrire, ingabbiato in un personaggio, lui che era attore capace di interpretare qualsiasi ruolo e persona dai mille interessi. Compreso lo sport: praticato e seguito da vero appassionato
Celebre, come detto, per aver interpretato “l’agente segreto al servizio di Sua Maestà” negli Anni Sessanta, è stato protagonista anche di molti altri film di successo, tra cui “Il nome della rosa”, “Caccia a Ottobre Rosso” e “Gli Intoccabili”, che gli valse l’Oscar come miglior attore non protagonista. Un premio che avrebbe barattato solo con una cosa, come vedremo…
Al cinema ci era arrivato per caso, dopo che un’ulcera gastrica gli aveva impedito nel 1950 di confermare la "ferma" nella Royal Navy dove si era arruolato a 16 anni, rinunciando a un contratto… da calciatore (ma continuando a giocare a pallone da dilettante in una squadra di Edimburgo). In cerca di lavoro fece dunque il bagnino, il muratore, il lavapiatti e il verniciatore di bare, facendosi perfino fotografare nudo per un calendario e arrivando terzo alle selezioni di Mister Universo
Da ragazzo, poi, aveva frequentato anche un corso di danza, altra esperienza che ne favorì il passaggio ai palcoscenici e ai set. “Guadagnavo appena di che vivere - raccontò - ma a me sembravano vacanze ben pagate rispetto al lavoro vero”
Al calcio resta legatissimo, così come lo era alla sua terra, la Scozia, di cui sostenne sempre l’indipendenza dal Regno Unito. Tifosissimo dei Rangers di Glasgow, è stato anche vicepresidente del club, nonché grande ammiratore di Rino Gattuso
A svelare l’aneddoto fu lo stesso Gattuso, anni fa. “Emigrato” ai Rangers giovanissimo, il centrocampista calabrese fu richiamato in Italia dalla Salernitana. E quando il vicepresidente Michele Aliberti, insieme al segretario Diodato Abagnara e a D’Amico, volarono in Scozia per intavolare la trattativa, ad accoglierli c’era proprio lui, Sean Connery, amico del presidente dei Rangers. E per nulla convinto di quella cessione, alla quale cercò di opporsi convinto che Gattuso sarebbe diventato un campione
A un altro italiano che ha vestito la maglia dei Rangers, Lorenzo Amoruso, disse invece che avrebbe potuto fare tranquillamente l’attore, considerato il suo aspetto
In carriera, poi, ha vestito anche la maglia del Barcellona… numero 007, ovviamente. Accadde nel 2005, in occasione di un “match per la pace” organizzato al Camp Nou. Qui riceve dall’allora presidente del Barça la maglia blaugrana, insieme al leader israeliano Shimon Peres
E sempre in quell’occasione fu proprio lui a dare il calcio d’inizio alla partita... con Ronaldinho che ne osserva la tecnica
Oltre al calcio, amava golf e tennis. Qui unisce le due passioni, parlando di golf con il campione di tennis Boris Becker
Un amore che lo portò persino a dire: “Scambierei perfino l’Oscar per una vittoria al Masters di golf. Ma non sono abbastanza bravo, purtroppo”
Tecnica invidiabile grazie alla passione coltivata da giovane e mai abbandonata. Persino in kilt, il tradizionale abito scozzese a cui era molto legato e che amava indossare, riusciva a "dare lezioni" all'ex sindaco di New York, Bloomberg
Spesso lo si vedeva anche tra il pubblico, sugli spalti di tornei di tennis come Wimbledon, Roland Garros o US Open. Il suo “pupillo”? Ovviamente il connazionale Andy Murray
Negli ultimi anni, però, non lo si vedeva più in pubblico. L’ultima apparizione pubblica nel 2017, quando si presentò a New York per seguire alcuni incontri degli US Open. Momento toccante, visto che il deejay che mette la musica a ogni cambio di campo lo omaggiò con la storica colonna sonora di James Bond. Connery, sorpreso e felice, si commosse
Per lavoro, inteso quello dell’attore, si cimentò poi con tante altre discipline…
Prendendo persino lezioni di jujitsu per girare alcune scene di un film
Con il pugile Roland Lastarza, invece, si scambiò i segreti del mestiere, dopo che l'ex campione dei pesi massimi si era ritirato dal ring per intraprendere la carriera da attore