M-Team, la campagna contro la meningite per la salute dei bambini

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Torna per il secondo anno M-Team, contro la meningite per la salute dei bambini, campagna del Comitato Nazionale liberi dalla Meningite, nata con lo scopo di sensibilizzare le famiglie sull’importanza della prevenzione per questa grave, talvolta mortale, patologia. Tra i testimonial anche Tania Cagnotto, Serena Ortolani e Ivan Zaytsev 

Obiettivo della nuova edizione di M-Team è quello di offrire una corretta informazione e preziosi approfondimenti sulla meningite meningococcica, per aiutare i genitori ad agire correttamente, per assicurare il migliore sviluppo psicofisico ai propri figli. Fondamentali i consigli da seguire anche nel campo dell’alimentazione e dell’attività fisica: la lotta alla sedentarietà, il sovrappeso e il trattamento dell’obesità infantile continuano a essere alcune tra le principali sfide, in età pediatrica.

 

A supportare l’importante campagna un team d’eccezione, composto da sette protagonisti del mondo dello sport, del food e della scienza: schierati in prima linea, scendono in campo cinque super mamme e (per la prima volta) anche due papà, ovvero la campionessa di pallavolo Serena Ortolani, la food blogger Sonia Peronaci, la campionessa di tuffi olimpica Tania Cagnotto, l’oncologa e campionessa paralimpica Federica Maspero, il dirigente medico e pediatra Elena Bozzola, il pallavolista Ivan Zaytsev e lo chef Roberto Valbuzzi.

 

I sette super testimonial affiancheranno nella sfida di sensibilizzazione Amelia Vitiello, Presidente del Comitato Nazionale Liberi Dalla Meningite, il primo gruppo in Italia impegnato nel rappresentare bisogni e diritti, delle persone affette dalla meningite e dalle loro famiglie, fondato da genitori che – proprio come Amelia- hanno perso i propri figli, a causa della malattia.

La meningite meningococcica: dati e prevenzione 

Ogni anno in Italia più di mille persone contraggono la meningite. Di queste, circa 1 persona ogni 2 viene colpita da meningite meningococcica causata dal batterio Neisseria meningitidis, conosciuto più comunemente come meningococco. Nel nostro Paese in particolare, i sierogruppi B e C sono i più diffusi. La meningite meningococcica provoca il decesso nel 10% dei pazienti colpiti.

Nel 10-20% dei casi i sopravvissuti possono essere sottoposti ad amputazione o subire danni cerebrali, perdita dell’udito o disturbi di apprendimento. Tutti i soggetti di qualsiasi fascia d'età sono a rischio di contrarre la malattia. Ma l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita, in cui supera i 4 casi per 100.000. 

 

I bambini e gli adolescenti sono soggetti ad alto rischio, mentre i neonati costituiscono la fascia più vulnerabile. La meningite B (scatenata dal meningococco B) è attualmente la forma più comune, è responsabile da sola di circa l’80% dei casi in età pediatrica. Oggi sono disponibili vaccini che prevengono dai cinque tipi di meningite meningococcica più infettivi e pericolosi (A, B, C, Y e W135), dai gruppi più diffusi di meningite pneumococcica e da quella da emofilo di tipo b. In Italia i vaccini contro la meningite sono gratuiti per specifiche fasce di popolazione, ossia quelle a maggior rischio di infezione. Tali vaccini sono inseriti nel nuovo Calendario vaccinale che a sua volta fa parte del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019.

Nonostante i significativi progressi nella riduzione della mortalità nei bambini, raggiungere questo obiettivo continua a essere una sfida di primaria importanza. L'infezione da agenti patogeni svolge infatti un ruolo significativo, nelle morti infantili. Interventi come la vaccinazione precoce o l'immunizzazione prenatale possono quindi dare un contributo significativo, alla prevenzione e alla protezione dei bambini.