Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo scatterà l’ora legale e sarà in vigore per sette mesi, fino alle 3 di domenica 31 ottobre. Si dormirà quindi un’ora in meno. Lo spostamento delle lancette avrà impatti positivi per il sistema energetico da un punto di vista elettrico
Prendete appunti per non farvi trovare impreparati, nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo scatterà l’ora legale. Alle 2 di domenica occorrerà spostare in avanti le lancette. L’ora legale sarà in vigore per sette mesi, fino alle 3 della notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021. Nella giornata di domenica si dormirà quindi un’ora in meno, ma avremo giornate più lunghe che ci accompagneranno. Il vantaggio sarà importante soprattutto da un punto di vista elettrico, ambientale ed economico. Secondo uno studio di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, citato dall’Agi, nel 2020 i benefici dell'ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh, ovvero la stessa quantità di consumo medio annuo di elettricità di elettricità di 150mila famiglie circa. Il risparmio è corrisposto a minori emissioni di CO2 nell'atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico di circa 66 milioni di euro.
È l’ultima volta che si cambia?
Negli ultimi sedici anni (dal 2004 al 2020), sempre secondo lo stesso studio, l'ora legale in Italia ha portato a un minor consumo di energia elettrica di circa 10 miliardi di kilowattora per un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro. La pandemia non permette analisi precise con lo spostamento in avanti di un’ora delle lancette, ma si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento, mentre nei mesi estivi l'effetto 'ritardo' nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività sono per lo più terminate con risparmio energetico meno evidente. Potrebbe però essere l’ultima volta che si spostano le lancette in Europa: con voto del 26 marzo 2019 scorso, infatti, il Parlamento europeo ha stabilito la fine dello spostamento dell'orario due volte l'anno indicando il termine di aprile 2020 per le decisioni definitive dei singoli stati. Il termine è poi saltato a seguito della pandemia.