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L’ultima di Pac Man: Pacquiao-Ugas questa notte in diretta pay-per-view su Sky

boxe

Mario Giambuzzi

©Getty

Il match tra tra Manny Pacquiao (62-7-2, 39 ko) e Yurdenis Ugas (26-4-0, 12 ko), valido per il titolo WBA dei welter, andrà in scena nella notte fra sabato 21 e domenica 22 e sarà in diretta sul canale Sky Sport 256 HD, in pay per view al costo di 9,99 euro. Inizio della riunione alle ore 3

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Quando un pugile afferma di volersi ritirare dall’attività agonistica non bisogna mai credergli fino in fondo, troppi infatti sono i ritorni sul ring della storia della boxe. Sabato notte, però, l’avvincente romanzo dell’inimitabile carriera pugilistica di Manny Pacquiao potrebbe essere davvero giunto al capitolo finale. A quarantadue anni suonati il leggendario filippino potrebbe chiudere in bellezza, con un ennesimo trionfo mondiale, e poi dedicarsi ai tanti impegni extra-pugilato. Per gli amanti della nobile arte un motivo in più per non perdere la sfida contro Yordenis Ugas, campione WBA dei pesi welter. Pacquiao sul ring è garanzia di spettacolo ed emozioni ormai da un quarto di secolo, se poi fosse davvero l’ultima volta che abbiamo la fortuna di vederlo combattere, perdere qualche ora di sonno sarebbe proprio un sacrificio da poco!

La storia di Pac Man

Pac Man, questo è da sempre il suo soprannome, è certamente entrato a pieno diritto nella storia della boxe, per molti addetti ai lavori è uno dei migliori pugili mancini della storia. Nato poverissimo, comincia a boxare a dodici anni, spinto dallo zio dopo aver visto il match tra Tyson e Douglas. A soli quattordici anni si trasferisce a Manila, lavorando come muratore per aiutare la mamma e i fratelli, ma mostrando anche grandi qualità sul quadrato. Da dilettante vince sessanta incontri, perdendone solo quattro. E a sedici passa professionista: comincia così una carriera leggendaria e non solo nelle Filippine. A quasi vent’anni, nel 1998, sale sul tetto del mondo, conquistando la corona WBC dei pesi mosca. E’ il primo degli otto titoli mondiali in sei diverse categorie, se consideriamo solo le quattro sigle principali, WBC – WBA – IBF – WBO. Altrimenti cinture e categorie aumentano ulteriormente! Probabilmente da peso welter dà il meglio di sé, stabilendo record difficilmente eguagliabili e regalando prestazioni indimenticabili. Se poi andiamo a vedere i nomi degli avversari battuti capiamo davvero la grandezza di questo campionissimo: Barrera, Marquez, Morales, De La Hoya, Hatton, Cotto, Margarito, Mosley, Bradley, Vargas, Broner, Thurman… una lunga serie di pugili fortissimi che si sono inchinati a Pac Man, spesso dopo battaglie mozzafiato.

pacquiao foto giovane - ©Getty

Fuori dal ring

In patria, nemmeno a dirlo, Manny è un mito, quando combatte si bloccano le Filippine. Il ragazzino che cercava di raggranellare qualche soldo nelle strade di Manila è ora uno degli uomini più ricchi del Paese. La gente lo ama perché Pacquiao non ha mai dimenticato le proprie origini e usa la ricchezza per aiutare in tutti i modi i più bisognosi. E’ stato eletto senatore, si è laureato in scienze politiche e molti lo vorrebbero addirittura prossimo presidente delle Filippine. Fuori dal ring sa anche godersi la vita, è stato giocatore-allenatore di una squadra di basket della serie A filippina, ha recitato in numerosi film e serie tv, ha registrato alcuni album premiati con il disco di platino.

Pacquiao a Hollywood alla prima del suo film "Manny" (2015) - ©Getty

L’avversario

Il cubano Yordenis Ugas sabato notte a Las Vegas dovrà affrontare tutto questo e con poco preavviso. Ugas infatti avrebbe dovuto difendere la corona WBA contro Fabian Maidana, mentre per Pacquiao era prevista la sfida con Errol Spence, campione WBC e IBF. L’improvvisa lesione alla retina di Spence ha invece fatto incrociare le strade del filippino e del cubano. Anche per Pacquiao un bel problema: quasi due mesi a preparare una battaglia contro un altro pugile mancino, per ritrovarsi poi un avversario completamente diverso, molto concreto e sempre a caccia del KO, come ha sottolineato il grande allenatore Freddie Roach, da una vita all’angolo del filippino. Ugas combatte a lungo da dilettante con la canottiera cubana, vincendo soprattutto l’oro ai mondiali del 2005 ed il bronzo olimpico a Pechino 2008 , dopo aver superato il nostro Valentino agli ottavi di finale. Nel 2010 esordisce al professionismo, dopo esser scappato negli Stati Uniti. Un anno fa, dopo aver inanellato venticinque vittorie contro sole quattro sconfitte, diventa campione del mondo anche tra i pro, dopo il titolo iridato tra i dilettanti: a Los Angeles supera ai punti lo statunitense Abel Ramos, conquistando il titolo vacante WBA. Ovviamente la sfida con Pacquiao è quella della vita per Ugas, che si è detto onorato di poter affrontare una leggenda vivente, ma anche convinto di potercela fare. “Lotto per la libertà dei cubani, sul ring darò il massimo per loro”. Basterà contro il grande Pacquiao, che non combatte da due anni? Oppure Pac Man darà vita ad un’altra battaglia memorabile, sfruttando anche la mascella non proprio granitica del cubano? Dobbiamo aspettare ormai poche ore… puntate la sveglia!

Il cubano Ugas e Domenico Valentino durante il loro match alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 - ©Getty