Marmolada, crolla un blocco di ghiaccio: 6 morti e 9 feriti

LA TRAGEDIA
valanga

Il crollo è avvenuto vicino a Punta Rocca, in un'area frequentata da diversi escursionisti. Sarebbero 15 i dispersi

Vicino a Punta Rocca, sulla Marmolada, è crollato un ampio seracco di ghiaccio che si sarebbe spezzato in due parti provocando quindi una slavina in un'area frequentata da diversi escursionisti. Il bilancio provvisorio delle vittime è di 6 morti, 9 feriti e 15 dispersi. Lo rende noto, all'ANSA, Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto alla Protezione civile. "La situazione è in evoluzione - afferma - ed è difficile allo stato attuale dare con certezza conto dell'accaduto". "Sto costantemente informando - conclude - il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio".

Messner: "La montagna è sempre pericolosa"

"Una tragedia certo, ma la montagna è sempre pericolosa, l'alternativa è l'arrampicata indoor,  bellissima, ma è un'altra cosa''. Così l'alpinista Reinhold Messner è intervenuto dopo la tragedia della Marmolada.  ''Il ghiaccio della Marmolada -dice all'Adnkronos- è molto sottile e sicuramente il caldo globale ha la sua parte in questo crollo, ma la montagna è sempre  pericolosa. C'e' sempre il rischio della caduta di seracchi. Sotto il ghiaccio sottile si formano dei ruscelli che poi possono portare al distacco di pezzi anche grandi. Chi si trovava nella linea della caduta probabilmente non poteva sfuggire. Ma la montagna, lo ribadisco è sempre pericolosa. Molti pensano che sia facile, che non ci siano rischi, ma non è così''. 

Secondo l'alpinista questi rischi però si possono ridurre e sicuramente una via valida ''è andare in montagna con la guida alpina o, lo ripeto, in alternativa, andare nelle palestre indoor. Bellissimo sport quello delle arrampicate al chiuso, ma che ha niente a che vedere però con l'alpinismo''. 

 

Le parole di un testimone

"Abbiamo sentito un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo. Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa". Lo ha detto l'ANSA uno dei responsabili del Rifugio Castiglioni Marmolada, testimone del crollo del serracco.