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Andrea Abodi sarà ministro dello Sport del governo Meloni

LA NOVITA'

Andrea Abodi è il nuovo titolare del dicastero dello sport nel governo Meloni. Gabriele Gravina: "Un serio professionista che conosce i problemi del settore"

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Sarà Andrea Abodi il ministro dello sport e delle politiche giovanili del governo Meloni. Romano, una laurea in economia alla Luiss e una vita da dirigente: Abodi è attualmente presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo, un incarico giunto all'apice di una lunga carriera nel mondo della dirigenza sportiva, che lo ha portato tra l'altro ad essere tra i cofondatori di Media Partners, presidente della Lega calcio di serie B, consigliere della Figc, e consigliere di Coni Servizi. Nato a Roma il 7 marzo del 1960, Abodi - che è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti - e' stato direttore marketing della filiale italiana del Gruppo McCormack, azienda specializzata nell'organizzazione di grandi eventi. Nel 2009 si è occupato dell'organizzazione della Coppa del Mondo di baseball a Pescara. Da presidente di Lega B ha promosso nel 2015 la costituzione di B Futura s.r.l., società di scopo della Lega dedicata allo sviluppo infrastrutturale, ricoprendo il ruolo di presidente. 

Gravina: "Straordinaria notizia per lo sport italiano"

"La nomina di Andrea Abodi, al quale auguro buon lavoro, è una straordinaria notizia per lo sport italiano e per il calcio in particolare. E' un dirigente di spessore che sa coniugare visione e pragmatismo, quello che ci vuole per sostenere le migliaia di società sportive attualmente in difficoltà". Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, commenta così all'ANSA l'incarico di ministro per lo Sport affidato all'ex numero uno della Lega B. "Ringrazio la Presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l'indicazione di un vero e proprio Ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano - prosegue Gravina -. Con Abodi abbiamo condiviso idee e progettualità, non ultime quelle che stavamo mettendo in pratica sull'impiantistica sportiva, che rappresenta la vera grande sfida da vincere per rilanciare il sistema Italia, anche grazie all'assegnazione del Campionato Europeo 2032".