Goggia, Marquez, Totti e i recuperi da record dopo gli infortuni
Pochi giorni, qualche settimana al massimo. I campioni dello sport si rivelano supereroi nel momento in cui, dopo infortuni serissimi, risorgono tornando più forti di prima. E lo fanno in tempi da record. Dai 76 giorni di Baggio ai 40 di Valentino Rossi, fino ai 23 di Sofia Goggia: ma c'è anche chi non ha la pazienza di aspettare e preferisce rinunciare a un dito
SOFIA GOGGIA. Un recupero straodinario. La bergamasca, 29 anni, vince il 15 febbraio la medaglia d'argento ai Giochi di Pechino 2022 dopo il pazzesco infortunio subito appena 23 giorni prima a Cortina d'Ampezzo
E' il 23 gennaio quando Sofia piega in maniera innaturale il ginocchio. Il responso è impietoso: distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. La bergamasca comincia subito la riabilitazione: 23 giorni dopo è in pista sulla Rock di Yanqing per vincere la sua seconda medaglia olimpica consecutiva
La ventinovenne finanziera si è lasciata andare ad un urlo liberatorio al traguardo dopo una prova ai limiti della perfezione, con una discesa meravigliosa, che l’è valso il secondo posto a 16 centesimi dalla vittoria. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva dopo l’oro in discesa a PyeongChang 2018.
MARC MARQUEZ. Sono passati appena quattro giorni dalla brutta caduta nel Gran Premio di Spagna, solo due dall’operazione dopo la frattura all'omero. Eppure Marc Marquez non si è rassegnato all'idea di saltare il GP di Andalusia. Ottenuto il via libera dai mdici per correre, ha dichiarato: "Io a Jerez non vado solo per correre: vado per vincere"
JORGE LORENZO. Non mancano i casi di recuperi-lampo nel motociclismo. Nel 2013, ad Assen, lo spagnolo si frattura la clavicola dopo una caduta nelle libere del giovedì. Operato la notte stessa, il giorno della gara (sabato) si presenta al via e chiude quinto. Sono passate appena 35 ore dall'intervento in anestesia totale
VALENTINO ROSSI. Nel 2010, al Mugello, Valentino Rossi lascia le prove in elicottero a causa di una frattura esposta di tibia e perone della gamba destra. Impiega 30 giorni esatti per tornare in sella, 41 giorni per tornare in pista
VALENTINO ROSSI /2. Ancora lui, stavolta protagonista ad Aragon nel 2017, il 24 settembre. Il 31 agosto, 24 giorni prima, si era fratturato tibia e perone in un incidente in enduro
MIKA HAKKINEN. Nell’ultima gara del Mondiale di Formula1 del 1995, ad Adelaide, il finlandese entra in coma dopo un bruttissimo incidente. Dopo il risveglio dal coma, dichiara di voler tornare a correre il prima possibile, impresa impossibile secondo i medici. Tornerà a correre a partire dalla stagione successiva, diventando campione del mondo nel 1998 e nel 1999
NIKI LAUDA. Storica la vicenda del pilota della Ferrari, protagonista il 1° agosto del 1976 di un terribile incidente sul circuito del Nurburgring in cui rischia la vita per le ustioni e per i gas tossici respirati nel rogo. Dopo cinque giorni è dichiarato fuori pericolo, dopo 40 lui torna in pista al Gran Premio d’Italia, a lottare per il titolo mondiale che gli sfuggirà per un punto (vince lo storico rivale James Hunt) quando Lauda sotto il diluvio al Fuji sceglie di ritirarsi ritenendo troppo pericoloso correre in quelle condizioni
FRANCESCO TOTTI. Il 19 febbraio 2006, il brutto intervento di Vanigli dell’Empoli sembra spezzare il sogno di partecipare al Mondiale, in programma a giugno, del capitano della Roma. Frattura del perone, previsti almeno 5 mesi di stop, lui torna in campo in appena 100 giorni. In tempo per essere convocato da Lippi e alzare la Coppa del Mondo
ROBERTO BAGGIO. A 35 anni, il Divin Codino sta giocando una stagione super con la maglia del Brescia, con l’obiettivo di convincere Trapattoni a portarlo al Mondiale in Corea e Giappone. Il 31 gennaio 2002, però, durante la semifinale di Coppa Italia contro il Parma, si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro. Operato il 4 febbraio, Baggio non si abbatte e 76 giorni dopo l’infortunio, torna in campo contro la Fiorentina, segnando anche una doppietta. A giugno l’Italia parte per la Corea, ma senza Baggio
FRANCO BARESI. Al Mondiale di Usa ’94 si infortuna al menisco durante la seconda gara del girone contro la Norvegia, il 23 giugno. Baresi ha già 34 anni e un recupero in tempi brevi sembra un’impresa impossibile, oltre che inutile, dato che l’Italia non pare destinata ad andare molto lontano, in quel Mondiale. E invece… non solo gli Azzurri arrivano in finale, ma quel giorno, in campo contro il Brasile, c’è anche Baresi. È il 17 luglio, sono passati 24 giorni dall’infortunio. Purtroppo per l’Italia, alla fine della partita saranno ancora lacrime per Baresi
HERMANN MAIER. Nel 2001 lo sciatore austriaco viene investito da un’auto mentre era in moto, si rompe una gamba e rischia l’amputazione. Nel 2003 torna sulla neve dopo un lungo periodo di riabilitazione e diverse operazione, l’anno successivo conquista la sua quarta coppa del Mondo
PIRMIN ZURBRIGGEN. Il 12 gennaio del 1985 si rompe il menisco sulla Streif, la velocissima pista di Kitzbuehel. Ventidue giorni dopo l’operazione, il rientro ai Mondiali di Bormio dove vince due ori e un argento.
METTA WORLD PEACE. Nel marzo 2013, il giocatore dei Lakers riporta una lesione al menisco laterale sinistro. Previsto uno stop di almeno 6 settimane, ma lui batte ogni record tornando in campo poco dopo l’operazione, nel giro di appena 12 giorni
E poi c’è chi, anziché correre contro il tempo, sceglie una strada ancora più rapida… Nel 2007 Troy Bayliss cade sulla pista di Donington Park, ritrovandosi con il mignolo della mano in pessime condizioni. Pur di non abbandonare il Mondiale opta per una soluzione estrema, decidendo… di farselo amputare