La storia del Conclave dalle origini a oggi: quando e come è nato

La storia della successione dei pontefici è molto complessa, soprattutto, nei primi secoli e le fonti che non sono andate perdute o distrutte non sono sempre del tutto attendibili. Gran parte della storia dei primi secoli della successione dei papi è contenuta nel ‘Liber Pontificalis’, una memoria ufficiale dei Vescovi di Roma avviata intorno al V secolo e rielaborata successivamente dall’umanista Bartolomeo Sacchi nel XV. Il Vangelo di Matteo 16,18 narra che fu Cristo stesso a indicare il suo successore alla guida della nascente comunità cristiana: l’apostolo Simone di Betsaida, detto Pietro, “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Il pescatore di Cafarnao, per questa precisa indicazione di Gesù, è ritenuto il primo pontefice della storia bimillenaria della Chiesa cattolica. Il problema della guida dei cristiani, quindi, si pose subito dopo la condanna a morte dell’apostolo ‘prediletto’, avvenuta a Roma tra il 64 e il 67 a causa della persecuzione contro i cristiani dell’imperatore Nerone. A proposito della successione dei primi papi ci sono delle bellissime leggende come quella che riguarda il ventesimo pontefice: San Fabiano, primo e unico laico ad essere eletto sul Soglio di Pietro il 10 gennaio 236. Lo storico Eusebio riporta che, pur essendo un contadino, capitato per caso a Roma, fu eletto a furore di popolo perché una colomba si posò sul suo capo. La folla interpretò l’episodio come un segno dello Spirito Santo e Fabiano fu eletto successore di Antero. Il successore di Pietro fu Lino, poi, fu la volta di Cleto e nell’88 di Clemente, il primo Papa nato nella città eterna. Su 266 papi ben 99 sono nati a Roma e altri 23 nel Lazio. Gli italiani sono stati in tutto 216; l’ultimo è stato Albino Luciani che, eletto il 26 agosto 1978, morì improvvisamente dopo appena 33 giorni; aveva scelto il nome di Giovanni Paolo I per rendere omaggio ai due pontefici che avevano iniziato e concluso il Concilio Vaticano II. L’ultimo Papa romano è stato Pio XII, Eugenio Pacelli eletto il 2 marzo 1939 e morto il 9 ottobre 1958. Alle spalle del Lazio, come regione italiana di provenienza dei pontefici, troviamo la Toscana con 17, guidata, a sua volta, con 5 eletti. Per quanto riguarda i papi stranieri questa speciale classifica vede al comando la Francia con 16 pontefici. L’elezione dei primi papi avvenne, generalmente, su indicazione dei pontefici regnanti. In seguito all’editto di Costantino del 313, che permise la libertà di culto ai cristiani in tutto l’impero, dal 336, su indicazione di Papa Marco, l’elezione fu riservata al clero dell’Urbe. In altre parole, al popolo romano era presentato il candidato prescelto, soprattutto, dall’ordine dei diaconi, e la folla confermava o meno per acclamazione il successore di Pietro. I Vescovi delle altre diocesi, infatti, per decisione del Concilio di Nicea del 325, erano esclusi dall’elezione perché, nei primi secoli, non era consentito loro di spostarsi dalla ‘cattedra’ di appartenenza. Una delle svolte più importanti nella storia dell’elezione dei papi fu presa da Niccolò II che, nel 1059, con il documento ‘in nomine domini’ stabilì che l’elezione dovesse avvenire in seno al collegio dei cardinali vescovi. Nel 1179 Alessandro III estese l’elezione anche ai cardinali appartenenti agli ordini dei presbiteri e dei diaconi. Con il Concilio di Lione del 1274 e la costituzione apostolica Ubi Periculum di Papa Gregorio X, per impedire i ritardi e i tentativi di corruzione e di influenza esterna, fu decisa la volontaria clausura dei cardinali ma in realtà, il primo Conclave vero e proprio si svolse a Viterbo nel 1268. Dopo la morte di Clemente IV, poiché i 19 cardinali non riuscivano a mettersi d’accordo sul nome del nuovo pontefice, dopo oltre un anno e mezzo di sede vacante, i cittadini chiusero gli elettori ‘a chiave’ nel palazzo reale e li misero ‘a pane e acqua’ scoperchiando il tetto per lasciarli alla mercè del tempo. Dopo ben 1006 giorni i cardinali elessero Gregorio X. Era nato, così, ufficialmente il Conclave. Nel 1492 la Cappella Sistina fu per la prima volta sede dell’elezione ma divenne sede fissa soltanto dal 1878 con l’elezione di Leone XIII. L’adozione, invece, dell’annuncio dell’elezione del Pontefice, “Habemus Papam” il cui testo è ispirato al Vangelo di Luca, si fa risalire al 1417 con Martino V. La formula è recitata in latino dal Cardinale protodiacono dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Viene letto il nome dell’eletto, il suo cognome e, poi, il nome prescelto per il pontificato. Questa consuetudine di darsi un nome diverso da quello del Battesimo non fu la regola dei primi secoli. I primi 55 pontefici, infatti, mantennero il loro nome. Il primo a dover effettuare questo cambiamento fu, nel 533, Mercurio di Proietto che, avendo il nome che ricordava un dio pagano, fu costretto ad adottare il nome di Giovanni II.

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La storia del Conclave dalle origini a oggi: quando e come è nato

Tommaso Liguori