Prima giocatore, poi allenatore e quindi mentore per tanti protagonisti del nostro basket, Tonino Zorzi si è spento nella sua Gorizia all'età di 88 anni
Ci sono soprannomi e soprannomi, Tonino Zorzi il suo, "Paron", se l'era guadagnato in oltre mezzo secolo, letteralmente una vita intera, al servizio del suo grande amore: il gioco della pallacanestro. Prima giocatore nella sua Gorizia e quindi capitano del primo, storico scudetto a Varese nel 1961, da allenatore Zorzi ha poi viaggiato in lungo e in largo per la penisola, con Venezia, Siena e Reggio Calabria tra le tappe più significative del suo percorso. Le sue 1.073 panchine in campionato rimangono un record difficile da eguagliare per chiunque altro. Al fianco di Sandro Gamba, Zorzi ha anche conquistato l'argento con la nazionale azzurra agli Europei del 1991. Negli ultimi anni della carriera, da metà anni duemila in poi, Zorzi si era calato definitivamente nel ruolo di assistente ad Avellino, Venezia e a Bologna sponda Virtus, mettendo a disposizione tutta l'esperienza accumulata nei decenni spesi tra parquet e panchina. Una parte, quella del mentore, che calzava a pennello al "Paron". Tra i suoi allievi, tutti rimasti a lui molto legati, c'è anche Ettore Messina, altra leggenda della pallacanestro italiana ed europea. Zorzi, che nel 2011 era stato introdotto nella Hall of Fame del basket azzurro, è venuto a mancare dopo una lunga malattia. Già dai minuti successivi alla notizia della sua morte sono arrivati gli omaggi, tra gli altri, dell'Olimpia Milano e della Reyer Venezia, a cui è facile prevedere ne seguiranno molti altri.