L'Italbasket ai quarti degli Europei: un traguardo straordinario, ma non è finita qui...

L’Italia è ai quarti di finale dell’Europeo di Basket 2025. A distanza di 8 anni dall’ultima volta le Azzurre entrano nelle prime 8 della classe e vanno a giocarsi la fase finale al Pireo. Lo fanno addirittura con una giornata di anticipo, con due vittorie nelle prime due partite, 70-61 contro la Serbia, 77-66 contro la Slovenia, che hanno consegnato alle ragazze di Capobianco il pass per Atene. In un girone che sembrava davvero molto complicato, Zandalasini e compagne hanno mostrato la miglior versione di sé stesse, riuscendo ad arginare due ottime avversarie, atletiche ed esplosive. L’Italia però ha dimostrato di avere grande personalità, un gioco fluido, un’ottima circolazione di palla e soprattutto una solidità difensiva in grado di poter tenere a bada le fiammate offensive delle formazioni che si sono trovate di fronte. Due partite molto più difficili di quanto non dica il risultato: contro la Serbia, l’Italia è scappata via nel terzo quarto, si è fatta sorprendere nel quarto grazie ai punti di Anderson, ma non si è deconcentrata e sul finale, la freddezza di Cecilia Zandalasini, insieme ai canestri di Stefania Trimboli, al suo esordio in una competizione internazionale, un playmaker dall’ottima visione di gioco e dalle grandi doti in attacco, hanno dato il colpo di grazia alla Serbia. Stesso copione contro la Slovenia. L’Italia ha dovuto lottare, si è portata avanti conducendo per tutta la gara, poi Shepard ha tentato il tutto e per tutto rimontando dal -23 alla parità, ma ancora una volta la lucidità delle Azzurre ha fatto la differenza: non solo Zandalasini, ma questa volta soprattutto Jasmine Keys sul finale, Lorela Cubaj e Francesca Pasa, playmaker classe 2000 di grande talento, dalla prossima stagione in forza alla Reyer Venezia dopo l’esperienza con l’ASVEL. Insomma, le Azzurre hanno dimostrato di avere enorme consapevolezza dei loro mezzi, sono in grado di distribuirsi le responsabilità equamente, hanno fiducia le une nelle altre e questo permette all’intero gruppo di giocare senza timori, esprimendo al massimo loro stesse. Non solo le giocatrici più esperte, che trascinano il gruppo, ma anche chi si è affacciato per la prima volta ad una competizione internazionale è in grado di dare il proprio contributo in modo significativo. Non è un caso che nelle prime tre partite, siano già uscite personalità come Stefania Trimboli e Francesca Pasa, decisive nelle prime due gare. E così, con la qualificazione già in tasca, il rischio era quello di affrontare la Lituania per il primo posto del girone con una certa leggerezza. Invece l’Italbasket ha vinto 65-51, giocando una partita, soprattutto dal punto di vista difensivo, di grande sostanza. Anche in questo caso Cecilia Zandalasini è stata decisiva con i suoi 22 punti , ma la squadra si è ancora una volta distribuita bene le responsabilità su entrambi i lati del campo, con 10 giocatrici su 12 a referto e una prova solida e convincente in difesa che ha costretto le avversarie a 16 palle perse. Un vero trionfo, costruito all’interno di un gruppo che si diverte insieme, che gioca di squadra in cui ogni componente si spende, si sacrifica e si dà per le compagne, esprimendo un basket divertente ma soprattutto efficace. “Vorrei che molte persone assistessero ai nostri allenamenti perché queste ragazze sono veramente speciali e l’hanno dimostrato anche oggi, tenendo la Lituania a 51 punti” ha dichiarato coach Capobianco orgoglioso al termine della partita contro la Lituania. “Ora un po’ di riposo e poi studiamo la Turchia per provare a sognare ancora”. Eh sìr, perché con il primato nel girone le Azzurre hanno lanciato un messaggio chiaro: arrivare più lontano possibile. Certo, ora inizia la parte più bella ed entusiasmante: le Azzurre lasciano Bologna, in direzione Pireo, dove martedì alle 19:30 disputerà i quarti di finale contro la Turchia, arrivata seconda nel girone, sconfitta 71-69 dalla Francia all’ultima giornata ma forte del successo contro la Grecia all’esordio. In palio un posto in semifinale, che manca dal 1995. Bisognerà prestare attenzione ai dettagli e soprattutto i cali di intensità e di attenzione che l’Italia ha mostrato alla fine del terzo e l’inizio del quarto nelle gare disputate, riuscendo a mantenere la stessa aggressività ed efficacia offensiva, ma soprattutto determinazione difensiva. Il livello si alza, così come la fisicità e il talento delle squadre che si incontreranno nel percorso, ma l’Italia ha una marcia in più che fa la differenza: il gruppo, e non è cosa da poco. Le ragazze di Capobianco hanno già fatto qualcosa di straordinario, e non hanno intenzione di fermarsi.

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