Il paradosso della Trapani Shark, una squadra che vince senza allenatore

C’è una squadra di basket in Italia che ha vinto 10 partite consecutive, incluso un successo di Champions League a Tenerife, dove non passava nessuno da 31 gare, più di due anni. Questa squadra in campionato ha perso una sola partita, come la capolista Brescia. È la stessa squadra che ha ricevuto cinque punti di penalizzazione da inizio campionato per irregolarità amministrative, e nell’ultimo mese si è separata dal suo coach, dal suo capitano e dal suo miglior realizzatore. Parliamo della Trapani Shark, che nell’ultimo turno di campionato si è presentata con il suo nuovo capitano, John Petrucelli, a fare le veci dell’allenatore, perché il vice Alex Latini non aveva ancora ricevuto l’abilitazione ed era già stata concessa una deroga per la partita precedente. Il risultato? Una vittoria senza discussione per 91 a 73, con 6 giocatori in doppia cifra. Ma procediamo con ordine: a maggio la squadra è stata penalizzata di quattro punti per irregolarità amministrative relative al corretto adempimento di versamenti IRPEF ed INPS, un punto è stato aggiunto a novembre, in seguito alla mancata effettuazione di un versamento fiscale. Nonostante la penalizzazione, in campo Trapani procedeva inanellando una vittoria dopo l’altra, grazie alla gestione di Coach Repesa, alla leadership del capitano Amar Alibegovic e ai canestri decisivi di Timmy Allen, grande realizzatore pescato in estate dal Belgio. Nel giro di un mese questi tre protagonisti hanno lasciato la squadra: Repesa è tornato in Croazia ed è stato denunciato dalla proprietà per violazione dei termini contrattuali, Alibegovic è stato messo fuori rosa e la fascia da capitano è stata assegnata al sopracitato John Petrucelli, mentre Allen è passato al Paok di Salonicco dietro versamento di un buyout di 175mila euro. Due partenze, quelle di Alibegovic e Allen, che hanno causato un’ammenda da 50mila euro per Trapani, dovuta ai soli 11 giocatori a contratto nonostante la scelta della formula del 6+6. Anche di fronte alle delicate circostanze societarie, alla mancanza di un allenatore e di alcuni dei giocatori più importanti, la squadra sta continuando a vincere: successo per 82 a 89 a Treviso domenica 7 dicembre, con i tifosi arrivati dalla Sicilia che espongono uno striscione “vendi e vattene” rivolto alla proprietà, il mercoledì successivo vittoria storica in Champions League a Tenerife. Due partite in cui la squadra è stata guidata da Alex Latini, assistente di Repesa che funge da capo allenatore grazie a una deroga. Nell’ultima partita contro Udine, Latini è costretto ad accomodarsi in tribuna e le responsabilità da capo allenatore sono passate quindi a John Petrucelli, capitano dopo l’addio di Alibegovic. Petrucelli parla alla squadra durante i timeout, gestisce i cambi, chiama gli schemi insieme al resto dello staff tecnico. Contro Udine la vittoria arriva anche fin troppo facilmente, grazie alle doppie-doppie di Cappelletti e Eboua . A fine partita rilascia una dichiarazione proprio Alex Latini, senza poi rispondere alle domande dei giornalisti: “Voglio ringraziare il club e i giocatori, hanno fatto qualcosa di straordinario. Avevo detto loro che vincendo questa partita avremmo scritto una pagina di storia incredibile”. La Trapani Shark è in questo momento un grande paradosso: da una parte un gruppo di giocatori che risponde presente di fronte alle difficoltà e vince una partita dopo l’altra, dall’altra una proprietà che ha gestito la squadra in maniera lacunosa negli ultimi mesi e che continua a destare preoccupazione nei tifosi e in generale negli appassionati di basket. La speranza è che il lieto fine di questa vicenda possa essere scritto dai protagonisti in campo, i giocatori, e non da questioni extra-campo.

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Marco Mastrorilli