
Una carriera all'ombra del fratello più forte, che in qualche caso fa da garante e riesce a strappare un contratto anche per loro. Maradona spinse Hugo all'Ancona, Digao arrivò al Milan insieme a Kakà. E poi c'è la vicenda dei tre Aubameyang, tutti scartati

Antonio Donnarumma approda al Milan… grazie al fratello Gigio. Contratto per entrambi, ma uno è destinato a diventare una colonna della squadra rossonera, mentre l’altro farà solo il terzo portiere. In passato tanti casi simili: di “fratelli di” cresciuti all’ombra di quello più talentuoso o aiutati a strappare un contratto

Hugo MARADONA. "Uguale al fratello, solo che Hugo calcia col destro": è la pesantissima etichetta con cui il fratello del giocatore più forte della storia arriva in Italia, all’Ascoli, su consiglio di Diego Armando. I geni del genio calcistico però non sono replicabili facilmente e Hugo Maradona concluse la sua esperienza in A con 13 presenze e senza l’ombra di un gol. Né di destro né di sinistro

DIGAO. Fa parte del “pacchetto” quando il Milan si assicura Kakà: uno un fenomeno, l’altro un difensore spilungone che in campo ne combina di tutti i colori. Parcheggiato alla Samp perché i rossoneri non avevano più posti per extracomunitari a disposizione, viene poi aggregato alla Primavera del Milan, prestato al Rimini e, una volta tornato alla base, gli viene concessa una presenza in A. Poi Standard Liegi, Lecce, Crotone (senza mai scendere in campo), Penafiel e infine la MLS, come il fratello, ai New York Red Bulls

Enoch BALOTELLI. Legatissimo al fratello Mario, suo compagno di bravate (o di “balotellate”, se preferite), anche lui attaccante ma con meno talento. Una carriera nelle serie minori, nonostante il sogno di SuperMario di giocare insieme a lui

Evans KONDOGBIA. Nell’operazione che porta all’Inter il fratello minore per 40 milioni c’è compreso anche il suo trasferimento in nerazzurro. Attaccante, arriva dall’Arles-Avignon, formazione di Ligue 2, e verrà subito gireto in prestito al Renate; poi Foligno e Seregno, senza lasciare il segno (nella foto è in nerazzurro, ma è la maglia del Renate)

Max VIERI. La Juve lo acquista in coppia con il fratello nel 1996 e lo dirotta nelle giovanili. Poi i prestiti in Serie C (Prato, Fano, Brescello), il rientro alla base il tempo di un’estate (2000) e di nuovo in giro, come Bobo, ma cambiando maglie meno prestigiose e con ingaggi infinitamente più bassi. Anche lui, però, ha giocato in nazionale. Ha scelto quella australiana (è nato a Sydney) e conta 6 presenze con i Socceroos

Chedric SEEDORF. Carriera sulle orme del fratello, anche grazie al papà agente che riesce a indirizzare entrambi. Poi, però, il talento premia Clarence, mentre a lui resta la soddisfazione di aver frequentato gli spogliatoi di Ajax, Real Madrid e Inter, seguendo il fratello nei suoi spostamenti e “facendosi acquistare” insieme a lui. Nel 2008, dopo le esperienze al Legnano e al Pizzighettone, Clarence riesce persino a portarlo al Milan. Ovviamente non vedrà mai il campo, girato subito in prestito all’Evian

Florentin POGBA. Gemello di Mathias e fratello di Paul, il giocatore più costoso della storia, che ha affrontato di recente nella sfida di Europa League tra Saint Etienne e Manchester United. La differenza si vede…

Catilina AUBAMEYANG. Fratello maggiore di Willy e di Pierre-Emerick, che si rivelerà il più forte dei tre, l’unico vero campione. Il Milan nelle sue giovanili li testa (e li boccia) tutti quanti, lui in rossonero viene ricordato solo per una rissa con Gattuso

Juan Alberto MAURI. Quando Dino Zampacorta, procuratore suo e del fratello, porta José al Milan, riesce a strappare un contratto anche per lui. La maglia rossonera, comunque, non l’ha ancora indossata, girato in prestito all’Akragas e alla Paganese

Federico HIGUAIN. Fratello del Pipita, anche lui figlio del Pipa. All’inizio della sua carriera c’è il River Plate, come per Gonzalo, poi però le carriere si separano. La sua, meno prestigiosa, l’ha portato in MLS

Fabio BORRIELLO. Reso “celebre” dal reality “Campioni”, con cui cerca una via d’ingresso nel mondo del calcio che conta. Anche lui “preda” dei cacciatori di gossip

Sergio ZANETTI. Fratello maggiore della bandiera interista, raggiunge Javier in Italia nel 2001, accasandosi alla Cremonese che però non lo fa mai scendere in campo. Come giocatore non è granché e così dopo aver girovagato un po’ Javier lo consiglia all’Inter come allenatore delle giovanili

Sergio ZARATE. Bersaglio della Gialappa’s quando giocava nell’Ancona (1992-1993), ha avuto più successo da procuratore del fratello Mauro, più talentuoso ma mai veramente decisivo nelle sue esperienza con Lazio, Inter e Fiorentina

Roberto INSIGNE. Come Lorenzo cresce nelle giovanili del Napoli, facendo anche il suo esordio in prima squadra. Poi però le strade dei due fratelli si separano e lui gira in prestito tra Perugia, Reggina, Avellino e Latina

Eddy BAGGIO. Giovanili della Fiorentina, ma senza mai esordire in prima squadra. Una lunga carriera in Serie C, è tornato nel club viola da allenatore delle giovanili