L’attaccante brasiliano smentisce di voler lasciare il Benfica: "Sono molto felice qui, spero di rimanere almeno un anno. Lavoro duro e aspetto la mia possibilità. Se ho fallito all’Inter? Non è facile arrivare in Europa a 20 anni e fare subito tanti gol"
"Voglio tornare Gabigol al Benfica? Sono sempre stato Gabigol: all’Inter, al Santos, al Benfica e nel Brasile. E’ una questione di lavoro. Devo lavorare e aspettare la mia opportunità", tanta, tantissima voglia di rilancio per Gabigol. L’attaccante brasiliano si racconta in un’intervista rilasciata ad A Bola: "Non so se io abbia fallito all’Inter, so che è molto difficile per un giocatore brasiliano che arriva in Europa segnare al primo anno 20 o 30 gol. Sono arrivato all’Inter molto giovane, a 20 anni… E’ stato Dio a volere così”. Di certo Gabigol dimostra di avere le idee chiare: "Non è vero che voglio lasciare il Benfica. Quando me lo hanno raccontato, sono rimasto molto sorpreso. Sono molto felice qui e spero di rimanerci almeno per un anno. Dopodiché possiamo parlare con Inter, il fatto di restare o meno non dipende da me. Questo lo decideranno il presidente e l'Inter. Quello che posso fare è aiutare il Benfica fin quando sarò qui", le parole del brasiliano.
"Lavoro e aspetto la mia occasione. Ho grande fiducia in me stesso"
Gabigol che parla poi così delle differenze esistenti tra il calcio sudamericano e quello europeo: "C’è molta differenza, ma questo varia da paese a paese. L’Italia è molto diversa dal Brasile e dal Portogallo, devo abituarmi. Ho avuto appena un anno, è stato tutto molto rapido. Ora sono in Portogallo, dove il calcio è molto più rapido e dinamico, voglio adattarmi per aiutare il Benfica. Questo club ha strutture fantastiche, non mi sorprende che vinca spesso. Non esco molto quindi non vedo molto i tifosi ma voglio lavorare e aiutare la squadra. Lavoro e aspetto la mia chance, devo essere paziente. Il paragone con Neymar? Ho sempre avuto una grande responsabilità. Da quando ho otto anni sento addosso una grande responsabilità, per me è una cosa naturale. Io penso a ciò che devo fare, cioè lavorare duro per migliorare me stesso. Voglio solo essere un buon calciatore e un buon figlio. Ho grande fiducia in me stesso? Sì, faccio quel che devo. Mi alleno bene, curo la mia salute fuori dal campo. E a fine giornata prego perché senza Dio non siamo niente. Ho tutto per farcela", ha concluso Gabigol.
"All’Inter ho giocato bene. Cristiano Ronaldo il mio modello"
Gabigol torna parlare della sua parentesi in nerazzurro. "Tante critiche? Non bado molto a questi giudizi. Se analizziamo le partite fatte all’Inter credo di aver giocato molto bene. Ma sono state appena dieci, ed è difficile dimostrare qualcosa in sole dieci partite. Ma ci sono persone che credono in me e questo è importante. Cose da dimostrare? Quello sempre. Per primo a me stesso, poi agli altri. Non ho perso il mio modo di fare calcio, se dovessi avere qualche chance consecutiva il mio calcio tornerà naturalmente, senza doverlo forzare". Il brasiliano poi svela di avere come modello Cristiano Ronaldo: "E' un giocatore che lavora duro, che si allena duramente, è un vincente. Potrei nominare grandi giocatori come Neymar, Messi ma Cristiano Ronaldo simboleggia il come vincere in momenti difficili", ha concluso Gabigol.