Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1982, Giancarlo Antognoni ha parlato ai microfoni di Sky Sport della gara di ritorno dei playoff di qualificazione ai Mondiali di Russia tra Italia e Svezia in programma a San Siro. "L’Italia supererà questo scoglio, Insigne può cambiare la partita: spero giochi", ha detto il club manager della Fiorentina
Ore di attesa per la partita in questo momento più importante per la Nazionale. L'Italia Ventura si gioca tutto a San Siro contro la Svezia. Qualificazione ai prossimi Mondiali da conquistare, chi una Coppa del mondo l’ha alzata è Giancarlo Antognoni, vincitore con la Nazionale di Bearzot a Spagna ’82. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine di un evento benefico, il club manager della Fiorentina ha commentato così l’impegno degli azzurri: "Servirà grinta e determinazione, chiaramente ci si gioca in soli 90 minuti quasi due anni di qualificazione. Ma non solo quello, ci si gioca anche la reputazione – ha detto Antognoni -, quindi penso che i giocatori che andranno in campo daranno il massimo. Credo che alla fine l'Italia ce la farà a superare questo scoglio che non è comunque facile, perché gli svedesi, almeno fisicamente, sono molto forti. Oggi le strutture fisiche contano molto e l'importante è andare in campo con grande determinazione”. Poi un consiglio di formazione a Ventura: “Se ci fosse un giocatore che può fare un po' la giocata o la differenza secondo me potrebbe essere Insigne – ha aggiunto Antognoni -, speriamo che giochi perché è un calciatore più che altro di fantasia e che a volte riesce a cambiare il volto di una partita".
Fiorentina, resta agganciata alle grandi
Non soltanto la Nazionale, Antognoni ha anche parlato dal momento attraversato dal suo club, la Fiorentina, soffermandosi su alcuni singoli. "La nostra è una squadra giovane che per questo ha chiaramente bisogno di tempo, ma Pioli sta lavorando bene e anche il primo tempo dell’ultima sfida di campionato con la Roma ha dimostrato che siamo in una fase di crescita – ha concluso Antognoni – In questo momento ci troviamo nelle posizioni che ci competono, a ridosso delle cinque o sei squadre che sono superiori. Il nostro obiettivo è questo, l’importante è rimanere agganciati a questo treno. Impiegare Saponara come interno di centrocampo? Nel calcio attuale i ruoli sono talmente variabili che anche un trequartista può fare il centrocampista, in più Saponara ha doti fisiche e tecniche notevoli e può ricoprire diversi ruoli. L’impatto di Pezzella? Ha già giocato in una squadra importante come il Real Betis e proviene dal River Plate, ma sinceramente non credevo che riuscisse ad integrarsi in maniera così veloce. Adesso invece è già un punto di forza della squadra".