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I Ramarri & Nagatomo, una "band" con l'X Factor. Cattelan: "Bravi!"

Calcio

Alfredo Corallo

Alessandro Cattelan, presentatore di X Factor: il talent è giunto alla finale dell'undicesima edizione

Abbiamo incontrato Alessandro Cattelan, grande tifoso interista, alla presentazione della finale di X Factor, in onda su Sky Uno HD giovedì alle 21.15: "Complimenti al Pordenone, a livello di stress psicologico mi hanno provato di più i rigori in Coppa Italia che l'attesa dell'ultima serata del programma. Grande Yuto che l'hai messa dentro..."

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Sainz Maza alle percussioni, Berrettoni alla tastiera, Magnaghi al basso, Simone Perilli voce e chitarra. In anni in cui le band si facevano chiamare "Camaleonti" e "Cugini di campagna" (ma prima ancora "complessi") e gli 0-0 andavano di moda come i pantaloni a zampa e le camicie a fiori, "I Ramarri" avrebbero spaccato. Manuel Agnelli avrebbe fatto carte false per averli nella sua squadra, che Damiano e i Maneskin scansateve proprio. Perfino Alessandro Cattelan, che non si scompone nemmeno all'idea di avere Ed Sheeran sul palco domani sera al Forum, ammette che la performance di San Siro l'ha segnato profondamente: "A livello di stress psicologico mi hanno provato di più i rigori che l'attesa per la finale di X Factor...". 

Ramarri forever

Prima che presentatore Cattelan è un tifoso interista, ma il live show nel tempio del calcio ha avuto un unico vincitore, seppur morale: il Pordenone. "I ramarri sono stati grandi, commoventi, in campo e fuori. Il loro social media manager è stato geniale nei giorni precedenti, mi ha fatto super ridere. In bocca al lupo per il campionato". Non torneranno sulla terra, parola di Samuel Storm, uno dei 4 finalisti dell'undicesima edizione del talent: "Per me la vittoria è essere arrivato fin qui. Il programma mi ha dato tanto e Fedez mi ha fatto credere in me e mi ha insegnato a tirare fuori la mia identità". Più o meno parole e musica dei calciatori friulani nella mix zone del Meazza al termine del match di Coppa Italia: dopo l'Inter non saremo più gli stessi. 

Ale & Luciano

Ale è un grande fan di Luciano Spalletti ("è il nostro idolo"), ma nella conferenza stampa di presentazione della finale (che andrà in onda questo giovedì su Sky Uno HD alle 21.15 e in chiaro su TV8) è stato più spregiudicato dell'allenatore nerazzurro: "Il nostro è un programma anche un po' arrogante, perché non ha paura di dichiarare le proprie ambizioni". L'Inter capolista e lo scudetto - ovviamente - non c'entrano nulla, però... questo intreccio di cose ha il suo perché. D'altronde Cattelan ha voluto ricordare che "qui nessuno tira indietro il cu... tutti si rimboccano le maniche". Avete detto Padelli, Nagatomo?

Yuto & I Ramarri

Che la partita sia stata giocata un po' sottotono da alcuni interisti non è un mistero, lo stesso Spalletti ha ammesso che il Pordenone avrebbe meritato di andare ai quarti, per affrontare una tra Milan e Verona. Così, per una volta, gli eroi sono stati dei comprimari, Nagatomo e Padelli, che hanno tirato fuori un acuto degno di Lorenzo Licitra, con la grinta di Enrico Nigiotti (entrambi "figliocci" di Mara Maionchi), quel Nigiotti che in conferenza si è detto "miracolato" per aver avuto una seconda occasione in carriera dopo qualche "casino" di troppo in passato. 

"Padelli e Nagatomo sono stati bravissimi - ci ha raccontato ancora Cattelan - e sono contento soprattutto per loro, che hanno meno possibilità di farsi vedere. Da amante del calcio, e avendo un po' giocato, so cosa significhi stare in panchina... e quella chance che ti viene offerta va sfruttata al meglio". Con una menzione speciale per il giapponese, che ha realizzato il rigore decisivo: "Bravo Naga! L'hai messa dentro, complimenti!". Yuto & I Ramarri:  fateci un pensierino per la prossima stagione, Mara ne sarà entusiasta.