L'allenatore del Siviglia ammette: "Per un allenatore italiano allenare la Nazionale è un sogno. Cutrone? Sono felice, ho lavorato tanto su di lui, sarà il futuro dell’Italia". Poi sull'impresa Champions: "Emozione unica battere Mourinho. Mi piacerebbe incontrare la Roma in semifinale o magari in finale"
La fine dell'avventura sulla panchina del Milan e una nuova sfida in Liga, sulla panchina del Siviglia. Vincenzo Montella però non nasconde il suo sogno azzurro: "Per un allenatore italiano allenare la Nazionale è un sogno, se mi capiterà, se un giorno succederà mi piacerebbe, ma ad oggi mi sembra molto distante la possibilità" ha ammesso l'ex allenatore rossonero intervenuto a Radio Anch'Io lo Sport. Chi invece il sogno azzurro lo ha già trasformato in realtà è Patrick Cutrone, attaccante da lui lanciato a inizio stagione nel Milan e adesso convocato da Di Biagio per le amichevoli con Argentina e Inghilterra: "Sono felice per la convocazione di Cutrone in Nazionale, quasi come fosse stata la mia. La sento un po' una 'creatura'. Abbiamo lavorato tanto su di lui, ha grande voglia di migliorarsi in ogni momento dell'allenamento e questo lo porterà lontano. Rappresenta il futuro della Nazionale", ha affermato Vincenzo Montella.
"Mi piacerebbe incontrare la Roma in semifinale o magari in finale"
Da un futuro, chissà, alla guida della Nazionale azzurra a un presente che lo vede sulla panchina del Siviglia, club con il quale ha ottenuto la qualificazione ai quarti di finale di Champions League eliminando il Manchester United grazie al successo a Old Trafford. "E' stata una emozione unica battere Mourinho, è un allenatore che stimo particolarmente e con me è stato molto carino. E' una grande persona", ha ammesso Vincenzo Montella. L'allenatore italiano ha poi presentato le sfide che attendono Juventus e Roma in Champions: "Il Real e il Barcellona sono due squadre differenti, ci vorrà molta fortuna. Mi auguro che il match della Juve, più abituata a queste partite, possa essere una partita aperta. E poi mi piacerebbe incontrare la Roma in semifinale o magari in finale". Un pensiero anche sulla fien della sua avventura al Milan: "Ho svolto al meglio il mio lavoro, commettendo qualche errore. C'erano una decina di giocatori nuovi, provenienti da altri campionati e molti senza esperienza internazionale. Qualcuno si aspettava dei risultati immediati, ma i nostri giocatori non avevano mai vinto e quindi serviva un po' di tempo per adattarsi. Penso che avremmo dovuto aspettare, anche con i dirigenti dicevamo questo", ha concluso Montella.