La massima organizzazione mondiale potrebbe attuare il prossimo ottobre un'ulteriore modifica al regolamento dei trasferimenti: eliminare i prestiti. L'intento è evitare la speculazione sui giovani calciatori perché il principio fondamentale, accrescere minutaggio ed esperienza, è quasi scomparso
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La FIFA e il suo regolamento sono in continua evoluzione. Solo qualche settimana fa è arrivata la novità del blocco anticipato del mercato e dell'introduzione della quarta sostituzione nei tempi supplementari nelle competizione europee (approvata dal comitato esecutivo Uefa), così come è recente l'avvio dell'utilizzo della VAR e della goal line technology. Testimonianze di come il calcio sia in continuo cambiamento. Dal prossimo ottobre potrebbe arrivare un'ulteriore rivoluzione, destinata a cambiare le dinamiche e gli effetti del calciomercato. Negli ultimi mesi infatti, a Zurigo si sono riunite varie personalità del mondo calcistico, tra cui il vice presidente della FIFA, Victor Montagliani, i rappresentanti della FIFPro (la Federazione internazionale dei calciatori), l'ECA, il World League Forum e vecchie glorie, oggi elementi trainanti del nuovo sistema organizzativo della massima organizzazione mondiale, come Cafù, Van Basten e Zvonimir Boban. 11 sono stati i punti discussi, i quali potrebbero essere approvati definitivamente nel prossimo comitato esecutivo, organizzato a ottobre. Uno di questi punti riguarda l'abolizione dei prestiti. Negli ultimi anni è venuto meno il principio stesso dei prestiti, quello di dare minutaggio ed esperienza al ragazzo trasferito, divenendo un mezzo per controllare una quantità spropositata di giocatori e di conseguenza arricchirsi vendendo quest'ultimi e ottenendo importanti plusvalenze. L'intento dell'organizzazione, togliendo ogni possibile forma di prestito, sarebbe quindi quello di eliminare le speculazioni sui giovani calciatori.
In Italia in tal sensa padroneggia l'Atalanta che ha ben 61 giocatori di sua proprietà (dati Transfermarkt) trasferiti al momento in una seconda squadra. Questa tecnica è utilizzata anche dai top club del campionato: la Juventus, ad esempio, ne ha 41, ma non scherza neanche l'Inter, 35, e la Roma, 25. Numeri importanti anche per altre società della nostra Serie A, come il Torino, 29, il Genoa e l'Udinese, 27. Dati inferiori invece per quanto riguarda il Napoli, 17, e soprattutto il Milan, 7, in fondo a questa speciale classifica insieme al Benevento. L'uso eccessivo dei prestiti è una moda che riguarda anche gli altri campionati. In Premier il Chelsea ha 22 giocatori in prestito in altre squadre, il Manchester City quattro in meno. Se la nuova regola dovesse essere attuata, tutti questi club sarebbero chiamati a rivedere le loro strategie di mercato.