I successi con il Milan, lo storico terzo posto Mondiale con la Croazia, l'esperienza in tv a Sky, fino all'attuale ruolo nella Fifa e alle lacrime per il discorso di Modric. La carriera di un giocatore raffinato, ma anche di un uomo colto, elegante e intelligente
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Compie oggi 50 anni uno dei maggiori talenti calcistici degli ultimi decenni: amatissimo dai tifosi del Milan, apprezzato da chiunque sappia riconoscere il bel calcio, vedere "Zorro" Boban palla al piede era una gioia per gli occhi
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Nato a Imoschi, in Croazia, l'8 ottobre 1968, dopo il ritiro dal calcio giocato Boban è rimasto nell'ambiente: oggi è vicesegretario generale della Fifa
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I suoi primi passi nella Dinamo Zagabria, dove debutta a 16 anni e ben presto diventa il capitano più giovane della storia del club. A 19 anni è il leader della squadra, nonché una promessa del calcio jugoslavo
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Sì, jugoslavo: perché all'epoca esisteva ancora la Jugoslavia. Finché le tensioni interne allo Stato non sfoceranno in una lunga guerra, "anticipata" da fatti come quello del 13 maggio 1990, quando la partita tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa si incendia trasformandosi in battaglia
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La "fotografia" di quel drammatico incontro è quella di Boban che sferra un calcio a un poliziotto per difendere un tifoso croato dalle manganellate. Rischia l'arresto e viene sospeso per 6 mesi
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Saltati i Mondiali del '90 a causa della squalifica (gli ultimi della Jugoslavia unita), a portare in Italia Boban è il Milan, che nel 1991 lo acquista per 10 miliardi e lo gira al Bari in prestito, per farlo ambientare al campionato
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Nella stagione 1992-1993 torna al Milan, dove inizierà a scrivere la sua lunga storia in rossonero. In tutto saranno 9 stagioni ricche di successi: 4 scudetti, una Champions, una Supercoppa europea e 3 italiane
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Con la sua classe innata, Boban diventa ben presto uno dei migliori "10" del campionato italiano. Anche se all'inizio indossa il 20: la "10" è sulle spalle del "Genio" Savicevic
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E' la stagione 1998-1999, però, quella che resterà nella storia del Milan come "l'anno di Boban": i rossoneri guidati da Zaccheroni vincono lo scudetto al termine di una grande rimonta sulla Lazio, con Boban che cambia il volto alla squadra giocando da trequartista. Mossa di cui il presidente Berlusconi si prenderà sempre il merito...
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In maglia rossonera, 251 presenze e 30 gol, attraversando diverse "epoche" e giocando al fianco di campioni come Maldini, Costacurta, van Basten, Savicevic, Baggio, Weah, Leonardo, Bierhoff, Shevchenko...
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Qui un "faccia a faccia" con un altro grande 10 dell'epoca, al Mondiale del 1998
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Nell'occasione la Croazia raggiunge il terzo posto, arrendendosi solo alla Francia padrona di casa in semifinale. Per il popolo croato è ugualmente festa grande
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Boban è sempre stato legatissimo alla sua terra e al suo popolo: a tratti scorbutico, magari anche scontroso, abbiamo imparato ad apprezzare l'uomo colto, elegante, ironico e intelligente che si nasconde dietro a quella scorza
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Con il "10" dei campioni tatuato addosso
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Tutte qualità che gli hanno permesso di distinguersi subito per le proprie idee anche dopo il ritiro: prima l'esperienza come "talent" a Sky, oggi la chiamata della Fifa di Infantino
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Recentemente, poi, abbiamo avuto modo di apprezzare anche il suo lato più tenero, quando in occasione della consegna del premio "Best Player" al connazionale Modric, non ha trattenuto le lacrime di fronte alla dedica del suo erede naturale