River Boca, le indicazioni per i giornalisti del Bernabeu: cosa fare in caso "i vestiti prendano fuoco"

Le immagini di due settimane fa sono ancora fresche nella memoria di tutti. Il grande caos che si è scatenato a Buenos Aires in occasione della sfida di ritorno di Libertadores tra River e Boca ha fatto il giro del mondo e la paura che quell'energia negativa non si sia ancora esaurita del tutto è presente più che mai. Neanche il cambio di sede a Madrid sembra essere riuscito a sedare gli animi e nella capitale spagnola l'allerta è massima per evitare qualsiasi tipo di tensione prima, durante e dopo il match. Una percentuale di rischio così alta che al Bernabeu è successo qualcosa di anomalo: ai giornalisti accreditati è (a cui è chiesto di presentarsi massimo sabato) è stato consegnato un braccialetto da non rimuovere fino a domenica dopo la partita e un opuscolo con una serie di procedure da seguire in casi di emergenza. Indicazioni che sembrano associabili a un clima di guerra, pronto a scatenarsi il giorno del SuperClasico. Sì, perché in questo libretto ci si può trovare di tutto, dal cosa fare in caso di "fumo eccessivo", elemento probabile - nonostante il divieto - visto il possibile ingresso di razzi e fumogeni (una delle immagini peggiori scattate lo scorso 24 novembre: una donna che nasconde i bengala sotto la maglietta della sua bambina), a come reagire in caso "i vestiti prendano fuoco", nel caso quei razzi vengano lanciati verso altre tribune. Il vademecum consegnato ai giornalisti contiene poi altre situazioni di emergenza, come "trovarsi di fronte a una persona ferita" o essere costretti a evacuare lo stadio in caso di "pericolo imminente". Esagerato? Forse, ma il putiferio che si è scatenato nella capitale argentina ha gettato un'ombra pesante sulla sfida e tra ricorsi e divieti d'ingresso la situazione non promette grande serenità.