I resti del veivolo sono stati localizzati dalla squadra di ricerca messa in piedi grazie alla raccolta fondi attivata da parenti e amici subito dopo la fine delle ricerche attive della polizia di Guernsey. La notizia è stata confermata dalla famiglia
Nella mattinata di domenica 3 febbraio, tredici giorni dopo averne perse le tracce, sono stati inviduati nel Canale della Manica alcuni resti dell'areo che nella sera del 21 gennaio stava trasportando il giocatore argentino Emiliano Sala, appena acquistato dal Cardiff, nella città della sua nuova squadra. A confermare la notizia i familiari dell'attaccante, immediatamente informati dell'accaduto dalla squadra di ricerche messa in piedi dalla raccolta fondi organizzata da familiari e parenti. Nei giorni immediatamente successivi all'accaduto, infatti, dopo l'annuncio della fine delle ricerche attive da parte della polizia locale di Guernsey, la sorella e altri parenti avevano raggiunto Cardiff e tenuto una conferenza nella quale chiedevano a forte voce di proseguire nella ricerca del veivolo. Alla fine, grazie anche all'aiuto di diversi calciatori, i familiari di Sala sono riusciti a ingaggiare una squadra di ricercatori e sommozzatori, guidati da un marine, David Mearns, che sul suo profilo twitter ha confermato la notizia dopo averla riferita ai parenti. A quanto pare nei pressi del relitto non sarebbero stati individuti né il corpo di Sala né quello del pilota, David Ibbotson.