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Torneo "Gatorade 5v5", al via l'edizione 2019: come iscrivere la propria squadra

Calcio

Al via "Gatorade 5v5", torneo amatoriale di calcio a 5 rivolto ai giovani tra i 14 e i 16 anni, giunto alla terza edizione: si gioca in 12 città italiane e i vincitori della fase finale nazionale voleranno a Madrid per rappresentare l'Italia al Torneo Gatorade 5v5 Globale e per assistere alla finale di Champions. Ambasciatore d'eccezione, Esteban Cambiasso

IL SITO "GATORADE 5V5": ISCRIVI LA TUA SQUADRA

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La strada conduce fino a Madrid, tappa finale del torneo, e allora non poteva esserci miglior ambasciatore di lui, che quella "Road to Madrid" l'ha percorsa arrivando a sollevare la Champions con l'Inter al Bernabeu. Esteban Cambiasso ha dato il kick-off all'edizione italiana del "Gatorade 5v5", torneo amatoriale di calcio a 5 rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 16 anni. Una manifestazione che, giunta al suo terzo anno, inizia a diventare un appuntamento classico e che si arricchisce ogni volta di novità.

Partiamo dalle città coinvolte, che sono diventate 12 (a Milano, Roma, Torino, sedi della passata edizione, si sono aggiunte Napoli, Firenze, Lecce, Bergamo, Reggio Emilia, Piacenza, Cesena, Taranto, Agrigento) e che, a partire dal 24 febbraio, vedranno sfdarsi le varie squadre in tornei locali per determinare quelle che parteciperanno alle finali Nazionali (a Milano, sui campi del Centro Suning dell'Inter) e le due vincitrici, quella maschile e quella femminile (altra grande novità di questa edizione), che voleranno a Madrid per rappresentare l'Italia nelle Finali Globali Gatorade 5v5 che si giocheranno alla fine di maggio. Giusto in tempo, per i vincitori, per assistere dal vivo anche alla finale di Champions League del 1° giugno, al Bernabeu.

Iscriversi è semplicissimo e gratuito: attraverso una piattaforma dedicata sul sito www.gatorade5v5.it, chiunque può registrare la propria squadra composta da 6 giocatori nati tra il 02/06/2002 e il 15/02/2005.

I consigli di Cambiasso

Proprio a loro, nella cornice sempre affascinante di San Siro, si è rivolto Cambiasso, che ai giovani calciatori presenti ha rivolto parole preziose, da custodire. "Sudore", è la parola chiave su cui ha costruito una carriera, perché "senza sacrifici e senza fatica non si raggiungono gli obiettivi". Senza dimenticare però che anche nel calcio il giusto approccio fa la differenza: "Io l'ho sempre visto come il sogno di una vita, mai come un lavoro. E riuscire a non rendere noioso ciò che si fa, aiuta parecchio". Perdendosi con lo sguardo verso il prato di San Siro ("Come dimenticare il mio primo gol in questo stadio, destro al volo contro la Fiorentina in quella porta là", dice indicandola ai ragazzi), Cambiasso racconta, dà consigli, ricorda. Ed è impossibile non farsi coinvolgere. "Le mie prime foto a Milano, quando sono arrivato? Non le ho fatte davanti al Duomo, ma davanti a San Siro. E anche ora che abito vicino allo stadio, tante volte cambio appositamente strada per passarci davanti". Trasmette amore per il pallone, e per i ragazzi che stanno per iniziare la loro avventura sognando di arrivare a Madrid, non poteva esserci lezione migliore.