L’ex attaccante del Milan e attuale CT dell’Ucraina ha parlato della sua nuova vita nel corso di una lunga intervista a Tuttosport: "La difficoltà maggiore è far passare l’idea che non sono più un giocatore, mi sento un allenatore al 100%. E mi ispiro ad Allegri, perfetto per gestire i campioni". Poi i pensieri sul Milan, sull’erede designato Piatek e sulla Juventus di Cristiano Ronaldo
Quella da attaccante, per Andriy Shevchenko, è stata una carriera straordinaria, costellata da grandi successi. Adesso, però, la nuova vita dell’ex numero 7 del Milan è in panchina: nuovo Commissario Tecnico dell’Ucraina, Sheva ha esordito nelle qualificazioni ai prossimi Europei fermando il Portogallo campione in carica. Merito di una preparazione accurata portata avanti dallo stesso Shevchenko, che nel corso di una lunga intervista concessa a Tuttosport ha raccontato le emozioni del nuovo ruolo. "Adesso la difficoltà maggiore è far passare l’idea che non sono più un giocatore – ha spiegato l’ex attaccante -, sono un allenatore e mi sento tale al 100%. Rispetto al passato penso, ragiono e mi comporto in maniera diversa. Sono sempre concentrato sul gruppo e ho molti più pensieri. E devo dire anche che dormo meno". Sul modello da seguire, pochi dubbi per l’ex rossonero: "Mi piace molto la capacità di gestire e motivare il gruppo che ha Allegri. Lui è l’allenatore perfetto per i campioni. Quando hai in squadra grandi giocatori, devi anche affidarti a loro. Allegri lo fa".
Io e Piatek diversi, che bravo Gattuso
Inevitabilmente Shevchenko ha poi parlato di quella che è stata la squadra con la quale ha raggiunto i successi più importanti, il Milan, portato sul tetto d’Europa nel 2003. Adesso a segnare in maglia rossonera c’è Krzysztof Piatek, secondo molti l’erede dello stesso Sheva: "Il polacco è un giocatore importantissimo per il Milan e sta dimostrando di essere un grande attaccante – ha detto il CT dell’Ucraina -, ma per caratteristiche io e lui siamo diversi. Penso sia inutile fare dei paragoni, Piatek farà la sua strada. Di lui apprezzo tanto il fiuto del gol, segna in tutti i modi. Il Milan? Da tanto tempo non lottava per la Champions League: merito di Gattuso, allenatore preparatissimo che ha riportato entusiasmo tra i tifosi. Oltre a Rino, grandi meriti vanno anche a Maldini e Leonardo".
Juve, con CR7 la Champions è possibile
In chiusura Shevchenko ha parlato di Cristiano Ronaldo, affrontato nella prima gara di qualificazione a Euro2020 terminata con il risultato di 0-0. L’ex milanista è sicuro, con il campione portoghese la Juventus può puntare alla Champions League: "Ho affrontato Cristiano Ronaldo da poco e dal vivo mi è sembrato quello di sempre. In campo non dà l’idea di essere un trentaquattrenne, sembra molto più giovane della sua età. Lavora sempre al massimo e questi sono i risultati: ha sempre avuto un talento immenso, ma negli ultimi anni si è evoluto ulteriormente ed è diventato letale in area di rigore. La Juve? Già era forte, ma mancava un fuoriclasse in grado di risolvere partite quasi impossibili. Adesso c’è Cristiano – ha concluso Sheva -, quindi i bianconeri possono arrivare in fondo alla Champions e trionfare".