Il coraggio di Basso e Olly, Ulivieri alla Fiorentina: il Breviario di lunedì 24 febbraio

CALCIO CAMMINATO La Fiorentina ha già il nuovo allenatore nel caso dovessero allontanare Palladino. Si chiama Renzo Ulivieri ed è una vecchia volpe del calcio italiano. Vive vicino a Firenze e questo farebbe anche risparmiare la società sull’alloggio. Ulivieri è un esperto di calcio camminato, lo stesso gioco professato dai viola in casa con il Como e soprattutto in trasferta a Verona. II calcio camminato è la nuova frontiera per gli appassionati di pallone che abbiano ormai raggiunto l’età della pensione. A Firenze aspettano trepidanti notizie su Renzaccio, il quale avrebbe ordinato per festeggiare, brodino, petto di pollo e una mela cotta. ALTO BASSO Forse ero distratto, oppure smemorato, ma la storia di Ivan Basso, uno dei più grandi ciclisti della nostra storia, me l’ero dimenticata. L’ho ritrovata in una splendida confessione rilasciata dal campione al Corriere della Sera. I trionfi, la caduta, la vergogna, la risalita. Ivan Basso, nell’intervista, ha raccontato tutto, dal doping alle miserie familiari, con una franchezza, un coraggio e una lucidità ammirevoli. Su tutte, mi ha colpito il riferimento ai genitori, i quali litigavano sempre anche in modo violento tranne quando lui vinceva, condannandolo all’inferno del podio anche a costo di barare. Ergo sum qui sum, dicevano i latini. Io sono colui che sono. In nome del padre e della madre. OLLY NELLO SPAZIO Devo fare i complimenti a Olly, il vincitore di Sanremo, che ha rinunciato all’Eurovision Song Contest 2005 che si terrà a Basilea, per proseguire nella sua “amata gavetta”, come lui stesso ha detto, “prima di guardare ancora più in là”. Non è facile frenare quando la macchina è lanciata nello spazio, e tutti ti fanno l’inchino e l’intero pianeta terra, visto dall’alto, sembra anche più bello. “Ho bisogno di connettermi con quello che mi sta accadendo”, ha spiegato. Una frase bellissima perché fuori da questo tempo senza vergogna e senza paura. Il cantante di Genova, con la sua scelta, ha dimostrato di essere esattamente quello che è, un ragazzo con delle inevitabili fragilità ma anche una persona molto consapevole. Vivere la vita non sempre è un gioco da ragazzi, e mentre Lucio Corsi va a Basilea al suo posto, Olly è ancora lì che si guarda introno a cercare sé stesso nello spazio. TELE 38, TELE 39, TELE 40 La prima intervista mancata di calcio della mia vita l’ho fatta proprio a lui, Pietro Maiellaro da Candela in provincia di Foggia. Giocava al tempo nella Fiorentina e quando parlava ti guardava dritto negli occhi, due pupille nere sempre un po’ lucide. Sembrava mattarello e invece giocava con la vita, senza sapere esattamente che cosa gli riservasse il presente e tantomeno il futuro. Proprio per questo motivo mi ha rallegrato molto vederlo in questi giorni pienamente in forma in una foto della Gazzetta a corredo di una intervista. Me lo ricordo in campo, cesellatore del pallone, e poi per strada, non troppo alto, un fisico compatto, con abbondanti camice multicolori. Volevo intervistarlo e lui di spalle mi chiese, “per chi lavori?”, “tele 37”, risposi. Si voltò verso di me, mi girò intorno e se ne andò, canticchiando stonato “tele 38, tele 39, tele 40”.

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Alessandro Bonan