Da favola a realtà: l'Heidenheim ora sogna in grande

Da un anno e mezzo una banda di semisconosciuti terrorizza la Bundesliga, correndo, pressando, giocando in maniera perfettamente organizzata. La squadra in questione viene da una località adagiata sulle colline della Svevia, quasi al confine con la Baviera, poco meno di 50 mila abitanti, importante zona industriale, ottima tradizione nel baseball e nella scherma e adesso capolista della Bundesliga. Avete letto bene, capolista della Bundesliga, qualcosa di incredibile anche se, a onor del vero, sono state disputate solo due giornate. Stiamo parlando dell’Heidenheim Fussball Club, gioiello del calcio tedesco, baciata dagli dei del pallone, nonostante il luogo in questione significhi casa dei pagani. Chi scrive, insieme ad una nutrita pletora di esperti o pseudo esperti, era convinto che retrocedesse senza lasciare traccia nella passata stagione, anzi pensava che l’annoso record negativo del Tasmania Berlin potesse essere messo in discussione. E, invece, l’Heidenheim si è salvato agilmente e si è, addirittura, qualificato per la Conference League. Dopo aver venduto i tre giocatori più rappresentativi e più decisivi della passata stagione , tutti attendevano un crollo della simpatica formazione sveva. Niente di più sbagliato: l’Heidenheim vola e ancora una volta tutti avevamo sottovalutato le capacità del meno mediatico ma, evidentemente, più capace degli allenatori del pianeta calcio tedesco. Il suo nome è Frank Schmidt, ex giocatore anche delle nazionali giovanili, afflitto da una osteocondrosi della colonna vertebrale nel rachide cervicale, che non gli consente di tenere la testa perfettamente verticale, frutto, pare, dei tanti colpi subiti nella carriera calcistica . Il cinquantenne nativo proprio di Heidenheim, dove ha giocato a lungo alla fine della carriera, è l’allenatore della squadra dal 17 settembre 2007, tra pochi giorni saranno 17 anni, un unicum in un mondo calcistico che divora allenatori senza soluzione di continuità. In questo tempo Schmidt ha guidato l’Heidenheim dalla quinta serie alla massima, un percorso incredibile, nel quale è stato in grado di valorizzare elementi del vivaio e una quantità industriale di scarti delle formazioni di vertice e non. Il suo calcio si basa sulla corsa e il pressing alto ma non è nemico della tecnica. Tutt’altro. E la dimostrazione lampante arriva da quello che nelle prime due giornate è stato il miglior giocatore della squadra. Stiamo parlando di Paul Wanner, giovane super talento arrivato in prestito dal Bayern Monaco, in possesso di passaporto austriaco e tedesco , nato il 23 dicembre del 2005. Nelle sue poche presenze con la maglia dei supercampioni aveva fatto intravedere notevoli capacità, ma nel suo primo periodo a Heidenheim è letteralmente esploso. Leadership della squadra già acquisita, più giovane realizzatore di rigori della storia della Bundesliga con quello messo a segno contro l’Augsburg e sempre più giovane giocatore della storia a segnare nelle prime due partite stagionali. Dopo le due vittorie con St. Pauli e Augsburg l’Heidenheim affronterà in trasferta il Borussia Dortmund. La passata stagione i ragazzi di Frank Schmidt fermarono due volte sul pari i vicecampioni d’Europa. Sognare non costa niente e magari gli dei pagani, di casa a Heidenheim, potrebbero intervenire.