E se Kompany tornasse sul serio in campo? La suggestione che spiega il momento del Bayern

"La maglia numero 4 è libera, datela a Kompany e rimandatelo in campo". Da battuta sui social sta diventando quasi un auspicio a Monaco, se girate per la città al momento sarebbe questo il desiderio dei tifosi del Bayern. Davvero, senza troppi scherzi. Qualcuno ha fatto notare che la Bundesliga permette di registrare giocatori liberi solo a cavallo fra il mercato estivo e quello invernale, ma chi ci crede risponde: Kompany è già tesserato per il Bayern, servirebbe solo l'abilitazione medica per giocare. Ecco, non è proprio così ma le suggestioni se ne infischiano dei regolamenti. E anche della razionalità. Che questa da assurdità sia diventata un tema di discussione in Baviera rende benissimo l'idea di come sia messo il Bayern Monaco, con tre difensori infortunati e out fino a fine stagione , più Neuer con un polpaccio imprevedibile specchio dei 39 anni appena compiuti. ‘Pech’ si dice in questi casi in tedesco, sfortuna edulcorando un po'. Insomma, non esattamente l'ideale se ti stai ancora giocando la vittoria del Meisterachale e hai l'obiettivo dichiarato di arrivare in finale di Champions League, soprattutto perché il 31 maggio si giocherà proprio all'Allianz Arena. Beh certo, una finale di Champions in casa capita una volta nella vita direbbero tutti, peccato che a loro fosse già successo nel 2012. E quella sconfitta ai rigori contro il Chelsea a Monaco se la ricordano eccome, ecco perché ‘Das finale dahoam’, detto rigorosamente in dialetto, per loro conta così tanto, per prendersi una rivincita emotiva gigantesca e insieme consolidare il rilancio di un ciclo finora con sfumature agli antipodi. Gli ultimi mesi surreali della scorsa stagione, con Tuchel comunque in carica da febbraio a maggio nonostante già esonerato; il fatto di aver scartato in poco più di un anno due top come appunto Tuchel e prima Nagelsmann; il cambio totale della dirigenza con i licenziamenti di Kahn e Salihamidzic. Con Vincent Kompany il Bayern voleva ripartire praticamente da zero e dopo otto mesi la sensazione è che ci sia riuscito solo in parte. Bene in Bundesliga, dove ha sofferto davvero solo in un paio di occasioni e soprattutto contro il Leverkusen, così così in Europa per non dire un filo deludente, vedi i quattro gol subiti a Barcellona, la sconfitta a Birmingham contro l'Aston Villa e quella a Rotterdam col Feyenoord. Di solito la vera stagione di Champions League per il Bayern iniziava verso i quarti, abituati com’erano a dominare il girone e passare spesso tranquillamente gli ottavi, quest'anno con la nuova formula si sono ritrovati a giocarseli attraverso il playoff. Fra l'altro eliminando il Celtic Glasgow solo al 94' della partita di ritorno grazie al gol di Alphonso Davies, molto più di un terzino sinistro per una squadra che in fase offensiva sfrutta gli inserimenti del canadese e in quella difensiva la sua velocità, soprattutto nelle diagonali difensive fondamentali per dare copertura alla difesa che Kompany vuole sempre molto alta. Al suo posto avrebbe giocato il giapponese Ito, ma si è rotto il metatarso del piede destro per la seconda volta in stagione. Restano Guerreiro, che è tutto fuorché bravo a difendere, e Stanisic che però ha sempre giocato a destra. In mezzo Kim avrebbe bisogno di fermarsi visti gli acciacchi che si porta dietro da un po’ ma al momento è praticamente impossibile rinunciare al sudcoreano, a meno che Kompany non voglia ricorrere alla soluzione di emergenza: Goretzka difensore centrale, lo ha già fatto, e Palhinha a centrocampo a coprire le spalle a Kimmich. Sì ma vogliamo mettere l’attacco? Vero, ci mancherebbe: Olise è l’acquisto dell’anno in Germania e non solo , Musiala ormai il cuore di ogni azione , Kane segna anche quando si lava i denti e non vede l’ora di cancellare quello zero alla voce trofei vinti in carriera, Sané ha appena battuto il suo record di gol stagionali in Bundesliga. Là davanti il Bayern fa paura, ma è evidente che senza una base solida là dietro a certi livelli, come ai quarti di Champions, diventa difficile anche se ti chiami Bayern Monaco. Poi ci sarebbe anche il discorso legato all’addio molto probabile a fine stagione di Thomas Müller, che si aspettava l’offerta di rinnovo del contratto in scadenza a fine stagione ma sembra che i dirigenti preferiscano risparmiare i diciassette milioni lordi del suo stipendio. Una storia che merita un capitolo a parte ma che ovviamente agita ancora di più il mondo Bayern, stravolto da due settimane belle toste proprio all’inizio del periodo più importante della stagione. Nel frattempo sul canale Youtube del club i tifosi stanno consumando i video di Kompany ripreso in questi mesi ad allenarsi spesso con i suoi ragazzi fra chiusure, tackle e anticipi… Ripensando magari al fatto che davvero il suo numero 4 in rosa non ce l’ha nessuno. E che, forse, il sogno di giocare di nuovo la finale della Champions League in casa potrebbe anche valere una follia del genere.

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Niccolò Omini