Il centrocampista è stato costretto a lasciare il terreno di gioco di Wembley un minuto prima della fine del primo tempo a causa di un problema muscolare. Al suo posto è entrato Borja Valero. Nella giornata di giovedì le analisi per determinare l'entità del problema
Per essere stato costretto a lasciare il campo, da guerriero qual è, il problema deve esserci eccome. Ma una vera sentenza non l'avremo prima della giornata di giovedì. Fatto sta che durante Tottenham-Inter, quando al volgere della prima frazione mancavano appena 60 secondi, Radja Nainggolan ha dovuto gettare la spugna e abbandonare la contesa londinese contro i ragazzi di Pochettino. La causa un affaticamento muscolare alla coscia sinistra e un problema alla caviglia della stessa gamba, col quale il belga ha cominciato a fare i conti sin da qualche minuto prima della sostituzione. Già al 40', infatti, Nainggolan aveva chiamato l'attenzione di Spalletti, che immediatamente aveva mandato a scaldare Borja Valero. Qualche minuto di attesa, il tentativo di rimanere in campo ma poi la decisione di lasciare definitivamente il terreno di gioco per lo spagnolo ex Fiorentina.
Al momento della sostituzione il volto del belga era dolorante e alterato da una smorfia, ma la sostituzione si potrebbe leggere anche come una precauzione per evitare di appesantire quella caviglia che un mese fa aveva costretto Nainggolan a saltare la sfida contro la Lazio, ma è chiaro che un'idea più chiara dell'entità del problema del centrocampista la avremo solo nella giornata di giovedì, quando l'Inter tornerà a Milano e Radja si sottoporrà agli esami del caso.
Spalletti: "Difficile ci sia con la Roma
Al termine della partita ha parlato della condizione del belga l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti: "Penso sia difficile vederlo a Roma - ha spiegato il tecnico -. Gli si è riacutizzato il problema alla caviglia e poi anche a livello muscolare ha avuto un problema perché poi ha corso male. Ma avevamo fatto tutte le prove e parlato coi medici prima della partita, era a posto", ha concluso Spalletti