Napoli-Genk 4-0: gol e highlights. Azzurri qualificati agli ottavi al secondo posto
Una tripletta di Milik in 38 minuti risolve il discorso qualificazione. Il Napoli chiude al secondo posto, alle spalle del Liverpool vincente in Austria contro il Salisburgo. Il polacco sblocca dopo tre minuti sulla papera del giovane portiere Vandevoordt. Al 26' il raddoppio su assist di Di Lorenzo, dunque il tris personale su rigore. Nella ripresa poker di Mertens ancora dal dischetto
NAPOLI-GENK 4-0 (highlights)
3', 26' e 38' su rig. Milik, 74' rig. Mertens
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (79' Llorente), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (72' Gaetano); Mertens, Milik (78' Lozano). All. Ancelotti
GENK (4-4-2): Vandevoordt; Maehle, Dewaest, Lucumí, De Norre (82' Borges); Ito (72' Hagi), Hrosovskyi, Berge, Paintsil; Onuachu, Samatta (63' Bongonda). All. Wolf
Ammoniti: Vandevoordt (G), De Norre (G), Mario Rui (N), Koulibaly (N), Paintsil (G)
Il Napoli centra l'obiettivo degli ottavi di finale. Al San Paolo decidono la sfida Mertens e una tripletta di Milik, rientrato dopo un mese di stop e al massimo della forma in una prima mezz'ora da record. Tre gol, e un discorso qualificazione chiuso in breve tempo. Poi il poker di Mertens nel secondo tempo, che si avvicina a -3 dal primato di gol di Hamsik, premiato all'intervallo. Napoli agli ottavi da secondo in classifica, con 12 punti e imbattuto nel girone.
La partita
Sono due i cambi per Ancelotti rispetto all'ultima di campionato. Dentro i recuperati Milik e Allan, fuori Lozano e Insigne. Col polacco a far coppia in attacco con Mertens. A centrocampo gli esterni sono invece Callejon e Zielinski, mentre Fabian Ruiz si posiziona centralmente. Difesa confermata con Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui titolari. Pronti e via il primo tempo è subito un monologo a firma Milik. Tre i suoi gol nel giro di 38 minuti: il primo sul goffo tentativo di dribbling del portiere Vandevoordt (il più giovane portiere debuttante della storia della Champions). Il bis sul bel cross di Di Lorenzo dalla destra e il tris su rigore guadagnato da Callejon. Una partita fin da subito senza storia sul piano del punteggio, ancor di più dopo le due clamorose chance per il Genk divorate dal nigeriano Onuachu, due volte solo contro Meret e due volte col pallone spedito fuori dai pali.
In quarantacinque minuti il match è dunque già chiuso e (con la certezza degli ottavi anche col pareggio) lo stesso vale per il discorso qualificazione. Nel secondo tempo, infatti, di emozioni ce ne sono poche, tra queste la celebrazione alla carriera di Marek Hamsik applaudito all'intervallo dai non tantissimi del San Paolo, per lo più molto silenziosi durante il match. Ancelotti manda in campo il classe duemila Gaetano (debutto per lui in Champions), poi Llorente (per Milik) e Lozano (per Callejon), poco prima del poker di Mertens sul secondo rigore di giornata, ancora guadagnato da Callejon. Nel frattempo il Liverpool è però andato sul 2-0 contro il Salisburgo, e gli azzurri si devono "accontentare" del secondo posto. Questo Napoli a due facce - campionato e Champions - chiude come meglio non avrebbe potuto il girone di coppa.
Si tratta del secondo incontro ufficiale tra Napoli e Genk. Nell’unico precedente, la gara di andata, il risultato è stato di 0-0
In Europa il Napoli non ha mai perso in casa contro una squadra belga. Per gli azzurri in totale 2 vittorie e 1 pareggio
Il Genk ha una buona tradizione contro le squadre italiane: dopo la sconfitta con la Roma nel 2002 in occasione del primo scontro con una squadra del nostro Paese, nelle ultime 4 sfide contro club italiani i belgi hanno ottenuto 2 vittorie e 2 pareggi
Fortino San Paolo: il Napoli non perde in casa in Champions League da 6 partite (4 vittorie e 2 pareggi), l’ultima sconfitta è arrivata nel novembre 2017 contro il Manchester City (2-4)
Il Genk va a caccia della prima vittoria in assoluto in Champions League: in 17 partite giocate in tre stagioni i belgi hanno ottenuto 8 pareggi e 9 sconfitte
Quella belga è una squadra molto giovane: il Genk non ha schierato neanche un giocatore di età pari o superiore a 30 anni in questa edizione della Champions. Il più anziano ad aver giocato è Sebastian Dewaest, 28 anni e 184 giorni
In Champions League sempre decisivo Dries Mertens, che ha preso parte attivamente a 14 gol nelle ultime 14 partite giocate nella competizione (10 reti e 4 assist). Tra le squadre affrontate in questa fase a gironi il numero 14 del Napoli non ha segnato solo contro il Genk